Questione Linee Taurensi nella Piana di Gioia Tauro. Il presidente Occhiuto “scongiura” l’idea della Staine sulla trasformazione in ciclovia, “sarebbe utile una metropolitana di superficie” Ieri il governatore della Calabria intervenendo nella trasmissione "Articolo 21" di Lino Polimeni ha "smentito" l'idea che si era prospettata durante un incontro con i sindaci del territorio interessato e l'assessore regionale leghista a Taurianova
Di GiLar
A proposito delle Linee Taurensi nel tratto che interessa la Piana di Gioia Tauro, in stato di abbandono da moltissimi anni e che dopo la riunione con i sindaci interessati al rilevato ferroviario avvenuta all’interno del Municipio di Taurianova con l’assessore regionale ai trasporti del Carroccio Emma Staine, dove solo il sindaco leghista Biasi aveva accolto l’idea con entusiasmo “constatando l’ormai arcinota impossibilità di tornare alla vecchia funzione ferroviaria e scegliendo di puntare su un utilizzo che può incrociare diverse linee di finanziamento, perché va nella direzione di una mobilità sostenibile che ormai è motore imprescindibile di quella transizione ecologica a cui l’Unione Europea ci chiama a partecipare”. Di diverso avviso sono stati gli altri pareri e sono intervenuti in tanti contro questa trasformazione, ma che potrebbero essere utili per una “metropolitana leggere di superficie”, e quindi ripristinarle per dare un po’ di respiro e incentivare i collegamenti di trasporto nella Piana.
Il primo ad aver innescato la miccia era stato l’ex presidente delle Ferrovie della Calabria ed ex sindaco di Gioia Tauro Giuseppe Pedà con un post nel suo profilo social molto contrariato alla scelta dell’assessore leghista Staine affermando che lo stesso ha “cercato in tutti i modi di spiegare che la riapertura delle linee Taurensi in una moderna metropolitana di superficie fosse indispensabile per la mobilità della Piana, ma evidentemente mi sbagliavo”. Puntando il dito contro la situazione precaria dei trasporti nel territorio interessato delle Linee Taurensi augurando “Buona fortuna, ma a tutti i genitori che hanno figli che vanno a scuola, a quelli che si sposterebbero nel nuovo Ospedale della Piana vorrei solo far capire quanto sarebbe bello e sicuro oltre ecosostenibile farli muovere in dei treni sul vecchio tracciato delle Calabro Lucane e non con degli autobus vetusti che inquinano e hanno un tasso di pericolosità altamente più elevato di moderni treni che viaggiano su linee ferrate sicure”.
A stretto giro di posta diverse associazioni e sigle sindacali avevano manifestato la contrarietà al progetto di trasformazione, noi stessi abbiamo affrontato la questione ascoltando tutti i pareri e visto il silenzio dei sindaci interessati che hanno partecipato all’incontro a Taurianova, avevamo anche chiesto cosa ne pensassero di questa decisione e la risposta è stata: no, non abbiamo ricevuto nessuna risposta (sic!).
Si tratta di un tratto ferroviario di 33 km, chiuso oramai da circa venti anni e che secondo l’idea dell’assessore Staine doveva essere inserito in “tre percorsi ciclo-pedonali” nelle altrettante province di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Ma ancora è tutto in programmazione da parte della Regione Calabria per una somma che dovrebbe attestarsi in 20 milioni di euro. L’assessore leghista Staine aveva anche affermato che tale decisione era pure per “salvaguardare la memoria dell’infrastruttura ferroviaria”. Altri invece quella “memoria”, quasi tutti nei fatti, vorrebbero farla rivivere con la funzionalità di una “metropolitana leggera”, tra questi ed ecco il coup de theatre, il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto che, intervenendo ieri in una lunga intervista nella trasmissione di Lino Polimeni, “Articolo 21”, ha “smentito” l’assessore regionale della Lega Emma Staine in merito alla trasformazione delle “Linee Taurensi” in piste ciclovie, ribandendo che per quanto riguarda la tratta di Gioia Tauro che pur ribadendo che le “ciclovie stanno funzionando dappertutto e in Calabria anche i percorsi in montagna”, però per quanto riguarda la tratta di Gioia Tauro, al centro di tante polemiche contrarie all’idea di Staine, la decisione della ciclovia va rivista.
Occhiuto ribadisce che “In alcuni casi i vecchi rilevati ferroviari forse invece potrebbero essere utilizzati per un’altra attività importante (…)”, e che, “L’altra volta ho chiesto all’assessore regionale Staine di rivedere una sua decisione in ordine alla ciclovia di Gioia Tauro. Lì c’è un rilevato ferroviario che potrebbe servire per utilizzare una metropolitana di superficie in maniera tale da decongestionare il traffico su gomma”, ribadendo che “non c’è nessun pregiudizio nello sperimentare questi percorsi”.
E ora, cosa succederà? Ci saranno altri incontri e soprattutto l’assessore Staine cos’ha risposto al presidente Occhiuto dove aver avuto la richiesta di rivedere la decisione?