“Quinta bolgia”, Cassazione annulla domiciliari per Galati L’ex parlamentare del centrodestra era stato arrestato con l’accusa di abuso d’ufficio aggravato dalle modalità mafiose
La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio l’ordinanza agli arresti domiciliari per Pino Galati emessa nel novembre dello scorso anno su richiesta della Dda di Catanzaro. La Suprema Corte ha revocato anche il provvedimento di divieto di recarsi in Calabria emesso dal Tribunale del riesame, nei confronti dell’ex parlamentare del centrodestra Giuseppe Galati, che era stato arrestato, con l’accusa di abuso d’ufficio aggravato dalle modalità mafiose, nell’ambito dell’operazione “Quinta bolgia” condotta dalla Guardia di finanza su presunti illeciti nella gestione del servizio di ambulanze dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Secondo l’accusa, Galati avrebbe cercato, su richiesta dell’ex consigliere comunale di Lamezia Terme Luigi Muraca e dell’impresario di pompe funebri Pietro Putrino, di favorire quest’ultimo in una gara d’appalto per il servizio di ambulanze. I domiciliari erano stati poi revocati dal Tribunale del riesame di Catanzaro che aveva disposto il divieto di recarsi in Calabria. Adesso, dopo la decisione della Cassazione, che ha accolto il ricorso dei difensori dell’ex parlamentare Galati non ha più obblighi.