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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 09 GENNAIO 2025

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Ragazze nigeriane rapite, De Felice: “Le associazioni culturali hanno il dovere di non tacere”

| Il 14, Mag 2014

La responsabile della sezione Poesia dell’associazione culturale Anassilaos di Reggio Calabria continua: “Togliere il banco di scuola a un giovane, è come strappare un lembo di vita, dove ci sono sogni, entusiasmi e quella libertà interiore che aiuta a penetrare concetti e allargare prospettive”

di CATERINA SORBARA

Ragazze nigeriane rapite, De Felice: “Le associazioni culturali hanno il dovere di non tacere”

La responsabile della sezione Poesia dell’associazione culturale Anassilaos di Reggio Calabria continua: “Togliere il banco di scuola a un giovane, è come strappare un lembo di vita, dove ci sono sogni, entusiasmi e quella libertà interiore che aiuta a penetrare concetti e allargare prospettive”

 

di Caterina Sorbara

 

 

REGGIO CALABRIA – “Le Associazioni Culturali, più di tutti, hanno il dovere di non tacere quando viene intaccato, in qualunque parte del mondo, il diritto allo studio e quindi alla libertà di pensiero”. Lo scrive Pina De Felice, responsabile della Sezione Poesia dell’Associazione Culturale Anassilaos, a proposito delle 223 ragazze nigeriane prelevate con forza dalla scuola che frequentavano. “La loro unica colpa è quella di voler studiare. Il dolore di quelle madri – afferma Pina De Felice – è e deve essere il dolore di tutte le donne del mondo. Togliere il banco di scuola a un giovane, è come strappare un lembo di vita, dove ci sono sogni, entusiasmi e quella libertà interiore che aiuta a penetrare concetti e allargare prospettive. Comune deve essere il grido di tutti coloro che credono nei valori etici della libertà, ovunque nel mondo. Per cui gridiamo tutti insieme <<Ridateci i nostri figli>>. Purtroppo abbiamo notato una certa reticenza davanti a questo dramma, forse per la distanza, forse perchè appartenenti ad una realtà diversa dalla nostra, un aspetto inedito, del femminicidio cui siamo abituati nel nostro paese”.