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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 GENNAIO 2025

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Rai, pianto di una bimba a “Ti lascio una canzone”

Rai, pianto di una bimba a “Ti lascio una canzone”

| Il 18, Set 2012

Marziale: “Rai e commisione parlamentare si occupino del format”

Rai, pianto di una bimba a “Ti lascio una canzone”

Marziale: “Rai e commisione parlamentare si occupino del format”

 

 

18 SETT 2012 – “A che serve vantarsi di essere uno dei paesi legislativamente più avanzati in tema di diritti dei minori quando, poi, nella realtà si accetta che il pianto di una bimba venga divorato dalla macchina dello spettacolo sulla rete ammiraglia della Tv di Stato?”: è quanto chiede il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia, in riferimento a quanto accaduto nel corso dell’ultima puntata di Ti lascio una canzone, condotto da Antonella Clerici, dove una bimba non ha retto al giudizio sferzante del cantante Pupo ed è scoppiata in un pianto dirotto.

“Da anni – specifica il presidente dell’Osservatorio, che ha lavorato nella commissione ministeriale preposta alla stesura del Codice Tv e Minori – andiamo ripetendo che quel format non è adatto ai bambini, senza che nessuno in Viale Mazzini si degni di dare una risposta. Nel frattempo, l’Osservatorio continua ad essere destinatario di vibrate indignazioni che contrastano con i famigerati dati Auditel che, alla luce della realtà, sembrano contare più della dignità dei piccolini impiegati a scimmiottare gli adulti, interpretando testi non alla loro portata e in netto contrasto con quanto previsto dalle normative vigenti”.

Per Marziale: “Il coscienzioso gesto di Roberto Cenci, che ha chiesto la cancellazione del proprio nome dai titoli di testa, dovrebbe bastare a indurre la dirigenza della Tv pubblica italiana ad occuparsi del caso e – sottolinea il sociologo – sono certo, fidando sulla serietà del nuovo corso dirigenziale Rai, che ciò avverrà”.

Il presidente dell’Osservatorio conclude sferzando anche la responsabilità genitoriale: “A quell’età è giusto che i bimbi coltivino le loro doti naturali, ma non è lo star system il luogo idoneo. Darli in pasto allo spettacolo così precocemente significa inficiare il loro percorso di crescita identitario e psicologico e ciò non fa onore ad una genitorialità, che invece dovrebbe tutelarli dalle invasioni mediatiche”.

Marziale conclude: “Provvedo oggi stesso a chiedere alla presidente della Commissione parlamentare per l’Infanzia, on. Alessandra Mussolini, di volersi occupare di queste fenomenologie mediatiche sottoponendole la mole di proteste di cui siamo stati destinatari, soprattutto dopo il pianto della bimba”.

redazione@approdonews.it