Il randagismo e’ una piaga da sempre, a Gioia Tauro e nella provincia di Reggio Calabria. Dare sempre ed esclusivamente la colpa alle amministrazioni è assolutamente fuorviante. La maggior parte dei randagi presenti sul territorio sono frutto di cucciolate non desiderate di privati cittadini che non fanno sterilizzare i loro animali, cani o gatti che siano. Monitorare il territorio, controllare che i privati non lascino i loro cani incustoditi, incentivare le sterilizzazioni e soprattutto far rispettare l’obbligo del microchip per i cani di proprietà. Piccole regole che se rispettate potrebbero in poco tempo far diminuire i cani vaganti. Questo deve fare un’amministrazione che vuole affrontare il problema. Per quanto riguarda il ricovero dei randagi già presenti sul territorio come legge prevede, i Comuni devono avere una convenzione con un canile rifugio. E qua bisogna aprire un capitolo a parte: la provincia di Reggio Calabria è momentaneamente (spero ancora per poco) sprovvista di canili sanitari e quindi l’iter per ricoverare un cane diventa quasi impossibile. Auspichiamo a breve una conferenza dei sindaci della piana di Gioia Tauro affinchè possa nascere un canile sanitario nel nostro territorio dove l’Asp veterinaria possa finalmente lavorare e, collaborare con amministrazioni e associazioni di volontariato per il controllo del randagismo e per il benessere animale.

Maria Antonio Catania (Animalisti italiani onlus)