Rapina per aiutare la fidanzata, pena ridotta ad un giovane Il ragazzo, all'epoca dei fatti minorenne, passa dal carcere agli arresti domiciliari
Aveva deciso di aiutare la fidanzatina, minorenne come lui, a ripagare un debito contratto di 600 euro decidendo di rapinare la madre facoltosa di una compagna di scuola. Per portare a termine il suo piano ha chiesto la complicità di un amico maggiorenne stringendo un patto sulla realizzazione del bottino: racimolate le 600 euro per estinguere il debito, il resto sarebbe finito nelle tasche del compagno di merende maggiorenne. La rapina con tanto di sequestro finì male, con l’arresto dei due rapinatori e la confessione in toto del minorenne. Il giovane fu condannato a tre anni. Nell’udienza celebratasi ieri, la prima sezione della corte di Appello di Catanzaro, ha accolto in toto tutte le richieste della difesa. Nello specifico ha rideterminato in 2 anni e mesi 4 la pena di anni 3 comminata dal Gup del tribunale per i minorenni di i Catanzaro valutando positivamente gli elementi forniti dalla difesa di Papaianni, l’avvocato Fabio Parise. La Corte ha altresì accolto l’istanza di sostituzione della misura cautelare disponendo gli arresti domiciliari dell’allora minore, oggi maggiorenne, Luca Pappaianni, opponendosi alla richiesta di rigetto dei motivi di appello del procuratore generale presso la corte di Appello di Catanzaro il quale aveva espresso parere negativo sulla richiesta di sostituzione della misura.