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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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RASFF: Hamburger con tacchino e rosmarino AIA SpA infetto da Salmonella Scatta il ritiro in Croazia

RASFF: Hamburger con tacchino e rosmarino AIA SpA infetto da Salmonella Scatta il ritiro in Croazia
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Il 21 novembre, la sede nazionale del RASSF (Rapid Alert System for Food) presso
l’Ispettorato Veterinario ha ricevuto una notifica dalla Croazia in merito ad episodi
di intossicazione la cui probabile causa può essere riscontrata negli Hamburger
con tacchino e rosmarino provenienti dalla Turchia e distribuiti da AIA SpA Piazzale
Apollinare Veronesi, 1 (ex via Sant’Antonio, 60) – 37036 San Martino Buon Albergo
(VR) Italia. La scoperta della contaminazione è avvenuta giorno 15 novembre durante
un ispezione ufficiale da parte del servizio veterinario competente per territorio,
presso l’impianto di Plodine Inc. della ditta CARNE LDC-FRESH, presso la zona industriale
di R-29 Zone. Secondo il rapporto di audit depositato il 19 novembre, vi è ragionevole
sospetto che l’hamburger con tacchino e rosmarino , numero di lotto L 05.172.876,
codice a barre 8.008.110,001421, avente scadenza minima 22/11/2016, prodotto da AIA
SPA, numero di approvazione IT 04 M CE, è contaminato dal batterio Salmonella. Il
prodotto non è a norma in base al regolamento (CE) n 2073/2005 del 15 novembre 2005
sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari. Ulteriori analisi
microbiologiche, i cui risultati sono attesi per domani, sono state richieste all’Istituto
Veterinaria di Fiume. Intanto sono state allertate le autorità sanitarie dei diversi
Paesi europei circa la presenza di salmonella spp. presente negli Hamburger con tacchino
e rosmarino provenienti dalla Turchia e prodotti in Italia. I batteri appartenenti
a questo genere sono responsabili della “salmonellosi”, una delle più frequenti
malattie a trasmissione alimentare. La Salmonella spp. ha come habitat il tratto
intestinale dell’uomo e degli animali e la sua presenza nell’ambiente è conseguente
a contaminazione fecale. Si distinguono salmonelle adattate all’ospite, responsabili
di tifo e paratifo nell’uomo, diffuse nei paesi in via di sviluppo, e salmonelle
non ospite-specifiche che possono infettare l’uomo e gli L’infezione si trasmette
principalmente per via oro-fecale. In Europa la principale via di contaminazione
dell’uomo è rappresentata dal consumo di alimenti contaminati: in particolare
carne di pollo, tacchino e maiale, molluschi bivalvi, semi germogliati pronti al
consumo, uova e ovoprodotti, prodotti lattiero-caseari a base di latte crudo, frutta
e verdura crude. Gli animali domestici quali cani, gatti, uccelli, roditori e rettili
(iguane e tartarughe d’acqua) possono rappresentare, seppur raramente, una fonte
di infezione per l’uomo. Possono variare dai semplici disturbi del tratto gastro-intestinale
( dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, febbre) fino a forme cliniche più
gravi (batteriemie e infezioni extra intestinali) soprattutto nei bambini, anziani
e nei soggetti immunodepressi. I sintomi della malattia si manifestano comunemente
tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione degli alimenti contaminati e si protraggono
per 4-7 giorni. Solitamente la malattia ha un decorso benigno e autolimitante. Sebbene
il numero totale di infezioni sostenute dal genere Salmonella abbia subito un decremento
nel corso degli ultimi anni, sia in Europa che in Italia, essa continua a rimanere
l’agente di malattia trasmessa da alimenti più frequentemente isolato. In Europa,
nel 2010 il numero totale di casi confermati di salmonellosi è risultato pari a
99,020 (21,5 casi su 100.000 abitanti), diminuiti dell’8,8% rispetto al 2009, mentre
nel nostro Paese è stato di 2,730 (4,5 casi su 100.000 abitanti). Non è la prima
volta, ricorda Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,
associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia,che
viene segnalata la presenza di questo pericoloso batterio in prodotti alimentari
e quindi dannosi per la salute. Ecco, perchè è necessario mantenere sempre alta
l’attenzione ed il sistema di allerta europeo, in questo senso, ci aiuta a segnalare
tempestivamente i pericoli per i consumatori. Pertanto si raccomanda massima allerta
e di rispettare le basilari norme igieniche anche perchè sino ad oggi il Ministero
della Salute italiano non ha precisato se il prodotto in questione, sia stato commercializzato
anche in Italia.