Rassegna teatrale Fondazione Girolamo Tripodi: Spettacolo “Di me ricorderai il Telaio” Promossa dalla Fondazione Girolamo Tripodi, continua la Rassegna teatrale “Oltre i Confini: Voci di Resistenza e Speranza, Storie di Lotta e Solidarietà”; ovvero, momenti di teatro sulla guerra, la giustizia, la condizione femminile, l’immigrazione, Emilio Argiroffi e la Palestina
redazione | Il 20, Nov 2024
Promossa dalla Fondazione Girolamo Tripodi, continua la Rassegna teatrale “Oltre i Confini: Voci di Resistenza e Speranza, Storie di Lotta e Solidarietà”; ovvero, momenti di teatro sulla guerra, la giustizia, la condizione femminile, l’immigrazione, Emilio Argiroffi e la Palestina. Il programma prevede lo svolgimento di sei eventi, di cui l’ultimo in calendario con la partecipazione straordinaria di Moni Ovadia si svolgerà al Cine Teatro Odeon.
Il prossimo evento sarà lo spettacolo
“DI ME RICORDERAI IL TELAIO” di e con Maria Pia Battaglia
che è in programma Venerdì 22 novembre 2024 ore 18,30 al Cine Teatro Metropolitano.
In un linguaggio poetico, suggestivo e patented, Penelope ci ricotta la sua storia e parla di sé, offrendo la propria versione di una vita caratterizzata da indole docile e passiva attesa.
Il testo, svolto in chiave poetica, attraversa i momenti più significativi di questa figura mitologica e offre una visione trasversale della condizione femminile incastonata nei contesti dove sono presenti pregiudizi e convenzioni sociali che prediligono il predominio maschile.
Grazie ad un immaginario racconto autobiografico, la donna racconta la propria versione della sua storia scandita dall’attesa, dalle disillusioni, dalla fatica quotidiana, dalla solitudine.
L’opera è dedicata alla figura di Penelope ma, in realtà, vuole essere un omaggio a tutte le donne che attraversano silenziosamente e dignitosamente le vicende della vita trascorsa senza clamore, né riconoscimenti, nonostante la totale dedizione agli affetti e l’accettazione del ruolo sociale spesso subìto. Le vicende descritte nel racconto omerico si intrecciano con l’introspezione e le considerazioni che Penelope può, finalmente, condividere.
In scena, oggetti essenziali in grado di comunicare simbolicamente stati d’animo e momenti di vita vissuta.
Il testo nel 2022 ha ricevuto il Premio Critica Letteraria nel Concorso Ponte di Carta (Avezzano).