Recosol aderisce al progetto “Scatti di valore” Al progetto hanno aderito gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Reggio Calabria
Per il secondo anno di seguito, l’associazione Re.Co.Sol di Gioiosa Jonica ha aderito al progetto Scatti di valore, un’iniziativa ideata dal Centro Servizi al Volontariato dei Due Mari col fine di promuovere tra i giovani e nella comunità i valori umani e sociali che fondano l’agire volontario. Al progetto hanno aderito gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Reggio Calabria, in particolare le quarte classi degli Istituti scolastici rappresentativi delle diverse aree territoriali (area dello Stretto, area jonica ed area tirrenica). Scatti di Valore si fonda sull’idea che i valori non si insegnano, ma si scoprono e si imparano dalle esperienze di vita. Per questo, durante l’attività si utilizzano esclusivamente metodologie di lavoro di tipo esperienziale ed esplorativo, privilegiando strumenti idonei a facilitare la libera espressione, la partecipazione ed il coinvolgimento attivo dei giovani. Quest’anno ReCoSol ha visto la presenza di due diciassettenni della Locride, iscritte presso l’Istituto Magistrale di Locri, Liceo delle Scienze Umane, Linguistico, Pedagogico G. Mazzini, le quali hanno frequentato i locali del progetto Sprar di Gioiosa Jonica per due pomeriggi a settimana. Le due giovanissime, tra le varie attività svolte, hanno affiancato le insegnanti durante il corso interno di lingua italiana, spazio durante il quale hanno potuto interagire con i migranti, spaziando tra i temi più vari: dalla cucina tipica al ruolo della donna nei paesi dell’Africa e dell’Asia, dagli sport alle tradizioni dei popoli. L’esperienza, appena conclusa, si è dimostrata anche quest’anno particolarmente positiva, in quanto le studentesse hanno riferito un cambiamento del loro punto di vista iniziale. Hanno raccontato, difatti, come la partecipazione diretta alle attività ed il confronto faccia a faccia possano permettere quel passo avanti verso l’altro. Siamo sempre più convinti che è sulle generazioni future che si può e si deve innescare la voglia di conoscere le culture altre, approfittando di quella curiosità pura, la quale, a 17 anni, non conosce il giudizio e la malizia.