Referendum, l’opinione dei Giovani Comunisti di Vibo Valentia
redazione | Il 16, Giu 2011
“Il plebiscito ottenuto al referendum pensiamo sia merito di tutti i comitati promotori”
Referendum, l’opinione dei Giovani Comunisti di Vibo Valentia
“Il plebiscito ottenuto al referendum pensiamo sia merito di tutti i comitati promotori”
“Dalle consultazione referendarie di domenica e lunedì è emerso un dato chiaro ed inequivocabile: gli italiani hanno respinto che forza e determinazione ogni tentativo del governo di privatizzare l’acqua, di procedere alla costruzione di nuove centrali nucleari e, infine, di consentire al premier ed ai suoi ministri di sottrarsi al giudizio dei magistrati italiani” E’ quanto si legge in una nota dei Giovani comunisti e della Federazione giovanile dei Comunisti italiani di Vibo Valentia. “Inoltre – continuano – pensiamo sia necessario soffermarsi sul dato politico di questa consultazione: il popolo ha deciso di bocciare in massa quattro provvedimenti adottati dal governo Berlusconi che, dopo la sonora sconfitta delle comunali, dovrebbe prendere atto della situazione che si è venuta a creare e dimettersi. Tutto il Pdl, infatti, più che lasciare libertà di scelta sul voto referendario (come ribadito da Berlusconi), ha invitato i propri elettori a disertare le urne, sperando sino all’ultimo di non raggiungere il quorum. Forse Berlusconi, però, non riesce a rendersi conto che gli italiani non sono dei burattini da utilizzare a proprio piacimento. Il plebiscito ottenuto al referendum, inoltre, pensiamo sia merito di tutti i comitati promotori che, in queste settimane, si sono spesi per organizzare iniziative, banchetti e tutto ciò affinché i cittadini si rendessero conto della portata e dell’importanza di votare SI. Su questo, però, vorremmo ricordare il prezioso contributo offerto dalla Federazione della Sinistra che, con le molteplici iniziative organizzate in questi mesi, ha contribuito al raggiungimento del quorum. Anche sul voto di Serra, però vorremmo conoscere le intenzioni del sindaco Rosi. Mesi addietro avevamo invitato l’ex primo cittadino, Raffaele Lo Iacono, a riconoscere nello statuto comunale il diritto all’ acqua quale bene pubblico, accessibile a tutti e privo di rilevanza economica. All’ epoca, però, Lo Iacono ci rispose che “non è facile modificare lo statuto”. Questo inviato lo rivolgiamo anche all’ attuale sindaco del Pdl, Bruno Rosi, in modo tale da chiudere definitivamente ogni rapporto con la Sorical che, per anni e anni, ha sperperato sulla pelle dei cittadini, affinché la gestione dell’acqua ritorni nelle mani del Comune”.
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