Referendum sulla “devolution”: intese Lega-M5S Molinari parla di ennesimo inciucio politico
Qualcuno, in fondo, frustrato dal patto del Nazareno ha voluto chiudere un “patto del Pirellone”. La politica italiana sforna l’ennesimo inciucio ad opera di insospettabili che, facendosene pubblico vanto, dicono a gran voce di rifiutare le logiche di partito.
Due giorni fa, durante il Consiglio regionale della Lombardia, i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno garantito alla Lega i voti necessari per approvare il referendum sulla devolution, ennesima replica in salsa autonomista della telenovela sulla Padania.
L’utilità dell’iniziativa è nulla, se non ai fini propagandistici, il profilo della politica che interessa di più ambedue le formazioni. Naturalmente, e di ritorno, per ricambiare il “favore”, Maroni e i suoi hanno approvato la legge sul voto elettronico made in M5S che, peraltro, verrà sperimentata – che combinazione – durante il referendum. Ci si augura che non sia lo Staff a sovrintendere alle operazioni di spoglio…
Certo che se è vero quanto si dice sulla dispendiosità dell’operazione – si parla di 30 milioni di euro – è paradossale che i cittadini debbano pagare tale somma grazie al contributo decisivo di chi ha fatto della lotta agli sprechi la sua bandiera. Ma la cosa più grave è la svendita della solidarietà ai cittadini meridionali sull’altare dell’egoismo leghista: un chiaro sintomo del cambio di direzione del M5S sulla questione meridionale.
Un motivo in più per non pentirsi di essersi allontanati da una forza politica votata all’obbedienza cieca ed all’alleanza con il razzismo più becero in nome di un pugno di voti. Una sorta di reviviscenza dell’alleanza berlusconiano-leghista e, forse, con la scusa di fare opposizione Grillo e Casaleggio stanno già pensando ad un’alleanza con Forza Italia : altro che Podemos e Syriza !
Il Sud, per le prossime elezioni amministrative, è avvisato…
Avv. Francesco Molinari
Cittadino eletto al Senato