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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 03 DICEMBRE 2024

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Reges = caos totale: l’Unc chiede l’intervento immediato L'Unione nazionale consumatori Calabria chiede che il comune di Reggio Calabria introduca al più presto meccanismi di salvaguardia per le utenze economicamente disagiate

Reges = caos totale: l’Unc chiede l’intervento immediato L'Unione nazionale consumatori Calabria chiede che il comune di Reggio Calabria introduca al più presto meccanismi di salvaguardia per le utenze economicamente disagiate
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Si intervenga al più presto sulla RE.G.E.S. per mettere ordine in un settore, quello tributario, che ormai da anni è diventato ingestibile, tale da determinare negli ultimi periodi un vero e proprio caos totale sia per i contribuenti che per gli stessi addetti alla Società.

Code interminabili, disservizi di ogni genere, contribuenti esasperati e impiegati della REGES presi letteralmente d’assalto, sono scene che si ripetono ormai quasi quotidianamente dinanzi agli uffici della Società.

Non è possibile gestire il servizio tributario in simili condizioni, e’ l’appello lanciato dal Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria Avv. Saverio Cuoco, bisogna ristabilire al più presto  l’ordine in un settore particolarmente attenzionato dai contribuenti, non disponibili a pagare tutto ciò che viene recapitato loro, senza nessun criterio impositivo che abbia dei parametri ben determinati, ripristinando quella fiducia e legalità tra istituzioni e cittadini, fondamentale per un corretto vivere civile.

Bollette già pagate, richieste di tasse riferite ad annualità prescritte, calcolo dei consumi in maniera presuntiva e penalizzazioni dettate da regolamenti come quello sul servizio idrico lasciatoci dalla terna commissariale, che contiene una enormità di clausole vessatorie o capestro a danno dei contribuenti, sono solo alcune delle più frequenti anomalie che vengono riscontrate in buona parte delle bollette che vengono visionate dai legali dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria e che saranno sicuramente oggetto di contestazione da parte dell’Associazione nelle sedi giudiziarie competenti e dinanzi all’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema Idrico.

Inoltre le istanze in autotutela che vengono inoltrate dai contribuenti, al fine di contestare gli avvisi di pagamento recapitati, vengono sistematicamente disattese e non ricevono alcun riscontro da parte degli uffici competenti, perché si è determinata ormai una sorta di schizofrenia fiscale che mira unicamente a recuperare quanto più è possibile in termini di entrate tributarie, dissociandosi completamente da parametri ben precisi su cui calcolare le stesse.

A tale proposito, si è riscontrato più volte, (guarda caso) che siano penalizzati i cittadini rei di non aver provveduto ad eseguire l’autolettura dei contatori per la misura delle somministrazioni idriche, ai quali vengono illegalmente attribuiti consumi di acqua fondati su criteri esclusivamente presuntivi, determinando così richieste di importi anche di migliaia di euro per abitazioni occupate anche da una sola unità, quando a tale proposito il regolamento prevede espressamente che a tale operazione debba provvedere il Comune tramite i propri incaricati, in quanto l’operazione di autolettura è soltanto un’attività che viene eseguita spontaneamente dai cittadini per agevolare gli interventi di verifica dei consumi ed in caso di assenza non devono subire alcuna penalizzazione.

I cittadini non possono essere chiamati a colmare i disavanzi accumulati dalla cattiva gestione e dall’inefficienza degli Amministratori Comunali susseguitisi nel tempo, conclude l’Avv. Saverio Cuoco, tenuto conto anche della pessima qualità dell’acqua destinata al consumo umano e della carenza e mal funzionamento degli  impianti di depurazione, i cui costi sempre gravano iniquamente sugli utenti alla voce “canone di depurazione” e con i derivanti danni alla salute ed all’ambiente”.

E’ necessario, conclude la nota dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria che il Comune di Reggio Calabria introduca al più presto meccanismi di salvaguardia per le utenze economicamente disagiate, ma soprattutto che vengano rispettati i seguenti principi: garantire che gli utenti non sostengano oneri impropri; collegare le tariffe con la qualità del servizio erogato e riconoscere il costo del servizio sulla base di valori efficienti.