Reggio, apre Cardiochirurgia. Le parole di Oliverio Soddisfazione ma anche polemiche dal mondo politico
“Da più parti si riteneva che l’investimento fatto per la realizzazione di cardiochirurgia a Reggio Calabria fosse da annoverare nell’elenco degli sprechi della pubblica amministrazione. Impedimenti e ritardi facevano di cardiochirurgia un’altra grande incompiuta. Infatti la gara per la realizzazione di cardiochirurgia e la dotazione delle tecnologie è stata bandita all’inizio del 2007 con un finanziamento di circa 18 milioni di euro. Utimata e collaudata nel 2011 ( e mai entrata in funzione ) ha determinato una voce economica in passivo costituita dal leasing delle attrezzature e dai costi di manutenzione. Addirittura nel febbraio 2015 sono state attivate iniziative da parte della magistratura per accertare l’entità del danno e le relative responsabilità. È ancora vivo il ricordo del blitz che operò la guardia di finanza agli inizi dell’anno 2015 presso gli uffici dell’azienda ospedaliera. Al momento del mio insediamento alla presidenza della giunta regionale ho iscritto il completamento di cardiochirurgia tra le priorità assolute nella azione di governo della Regione. Fu proprio a conclusione di un sopralluogo da me fatto nelle settimane successive al mio insediamento presso l’ospedale di Reggio che ho ribadito quell’impegno e assunto le iniziative conseguenti affinché il servizio di cardiochirurgia diventasse realtà per contribuire ad interrompere il circuito perverso della emigrazione di tanti calabresi per la tutela e la cura della propria salute. Altrettanto abbiamo fatto per la attivazione della PET“, è quanto scrive in una nota Mario Oliverio, presidente della Giunta regionale della Calabria.
L’apertura – prosegue- e l’avvio di cardiochirurgia insieme alla inaugurazione delle nuove attività di Pronto Soccorso, Chirurgia Robotica, Neonatologia con terapia intensiva neonatale e terapia intensiva cardiochirurgica sono la dimostrazione che dalle promesse siamo passati ai fatti. Nonostante le limitazioni imposte da una gestione commissariale a cui da sei anni è stata affidata la sanità calabrese abbiamo operato come Regione in questa prima fase di legislatura per cambiare il volto della sanità a Reggio Calabria. Abbiamo puntato sulla riqualificazione dei servizi e l’innovazione tecnologica. La giornata odierna è la prova che gli impegni da noi assunti sono rispettati. La Calabria ed i calabresi hanno bisogno di una politica capace di produrre fatti e di lasciarsi alle spalle le chiacchiere. Quella di oggi è una giornata solenne per Reggio Calabria perché assumiamo contestualmente il concreto impegno per il finanziamento e la realizzazione del nuovo ospedale a Reggio Calabria. Dopo questa prima fase di governo della Regione, contrassegnata da intenso lavoro per impostare l’azione amministrativa nei diversi settori della vita regionale, incominciano a concretizzarsi risultati importanti come quello di oggi a Reggio Calabria, a cui seguiranno via via altrettante realizzazioni ed opere in direzione del riscatto della crescita economica e sociale della nostra terra”, conclude.
I parlamentari 5 stelle a Lorenzin: “Per la cardiochirurgia nella regione il ministro non ha mai mosso un dito”
«Il ministro della Salute è venuto in Calabria per promuovere il “sì” al referendum del prossimo 4 dicembre, approfittando del proprio ruolo. L’inaugurazione della Cardiochirurgia pubblica di Reggio Calabria, che vede Beatrice Lorenzin al taglio del nastro, è dunque una farsa insopportabile, poiché il ministro non ha fatto nulla per assicurare ai calabresi un centro pubblico del cuore sicuro e affidabile». Lo affermano in una nota i parlamentari calabresi del Movimento 5 stelle, nazionali e dell’Unione europea, in relazione alla visita in Calabria del ministro della Salute. «A Lorenzin – incalzano i 5 stelle – bisogna ricordare tutta l’ambiguità tenuta dai ministeri vigilanti, nonché i balletti della burocrazia e le coperture fornite dal potere centrale. Nella Cardiochirurgia del policlinico universitario di Catanzaro, come il ministro sa benissimo e come hanno accertato due commissioni di controllo, non esistono i requisiti di legge e sicurezza, ma tutti fanno finta di nulla, a partire dai commissari Massimo Scura e Andrea Urbani, cui si è accodato il dg del dipartimento regionale di competenza, Riccardo Fatarella». «In quanto – continuano i 5 stelle – all’analoga struttura di Reggio Calabria, costata 20 milioni di euro e attivata dopo oltre quattro anni, con un danno erariale che supera i 40 milioni, il ministro Lorenzin non ha mosso un dito. Al contrario, il Movimento 5 stelle ha denunciato alla Procura della Repubblica il lungo immobilismo, i potenziali interessi in gioco, i tentativi dell’Università di Catanzaro di colonizzare la Cardiochirurgia reggina con la nomina di un primario indicato dal rettore e, per ultimo, un’assegnazione dei punteggi che non avrebbe permesso, a fine concorso, di individuare il candidato primario più adeguato». «Se – concludono i parlamentari 5 stelle – a Reggio Calabria sta per partire una Cardiochirurgia di livello a beneficio dei pazienti, ciò si deve all’incessante lavoro di controllo del Movimento 5 stelle, che ha permesso l’accelerazione dei tempi e la regolarità delle procedure, pur non avendo un solo consigliere regionale».
Romeo: la promessa mantenuta di Mario Oliverio
Dopo anni di vane promesse, apre le porte ai pazienti calabresi, grazie al presidente Mario Oliverio, il “Centro Cuore” di Reggio Calabria. Una nuova realtà, dotata dei più moderni e sofisticati sistemi tecnologici, strumentali ed impiantistici, che punta ad abbattere l’elevata mortalità della popolazione regionale per patologie cardiovascolari, migliorare la qualità della vita dei pazienti cronici e ridurre al massimo la migrazione sanitaria legata alle patologie del cuore. Sarebbe stato in funzione da anni, almeno fin dal suo collaudo, nel dicembre del 2011, se solo in quegli anni si fossero previsti i fondi necessari per il personale e le relative procedure concorsuali. Ma così non fu.
Il quotidiano nazionale la Repubblica lo definì “un monumento all’inefficienza” quando, nel febbraio del 2015, la Guardia di Finanza ne segnalò lo spreco alla Corte dei Conti, ipotizzando un danno erariale per circa 40 milioni di euro. In quei giorni, il presidente Oliverio, insediatosi alla guida della nostra regione un paio di mesi prima, visitò questa eccellenza calabrese e diede immediato impulso all’iter di attivazione della struttura cardiochirurgica, affidandolo al dott. Frank Benedetto, nominato da lì a poco commissario del presidio ospedaliero che ospita il reparto, il “Bianchi-Melacrino-Morelli”. In quell’occasione, Mario Oliverio constatò anche la presenza di una PET, importante strumento di diagnostica tumorale di ultima generazione, inutilizzata per carenza di personale, mentre migliaia di calabresi erano costretti a lunghe liste di attesa, nell’unica struttura operativa in Calabria. Grazie al suo impegno, dopo pochissimi mesi, la PET degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria fu resa fruibile. Partì da quel risultato il percorso che ci porta oggi ad inaugurare, oltre alla Cardiochirurgia, la Neonatologia, complanare al reparto di Ginecologia ed Ostetricia; il nuovo Pronto Soccorso, ristrutturato e potenziato; la chirurgia robotica nel Blocco Operatorio, di cui quella reggina è la prima azienda ospedaliera calabrese a dotarsene; il polo Onco-Ematologico e la Chirurgia Toracica. Tutte strutture da anni in attesa di essere realizzate o attivate e delle quali Mario Oliverio, in questi mesi, ne ha seguito personalmente gli stati di avanzamento, intervenendo laddove è servito pur di portare a compimento il completamento delle opere e rispondendo agli impegni presi con i cittadini, nonostante il disastroso commissariamento, ancora in corso, della sanità regionale.
Segni tangibili di attenzione, credibilità e concretezza da parte di questa classe politica regionale ad un territorio assetato di risposte. Un lavoro arduo, ma su cui procediamo spediti, per rimettere la Calabria al passo con le altre regioni italiane e per offrire ai calabresi la tutela di diritti per troppo tempo violati e messi in second’ordine. Al presidente Oliverio va il mio ennesimo ringraziamento per la lungimiranza e la costante attenzione che pone ai problemi del nostro territorio ed alle esigenze dei cittadini. Continuiamo a lavorare per una Calabria dei diritti.
Sebi Romeo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale
Francesco D’Agostino
“Il Presidente Mario Oliverio e questa maggioranza di governo regionale stanno dimostrando di saper mantenere gli impegni assunti, lavorando seriamente per il rilancio complessivo della Calabria”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale Francesco D’Agostino (Oliverio Presidente), questa mattina, a margine dell’inaugurazione del reparto di Cardiochirurgia presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria.
“Oggi centriamo un obiettivo che è il frutto di una battaglia che viene da lontano – ha proseguito D’Agostino – e che ha visto, insieme ad altre forze politiche, il movimento ‘A testa alta’ impegnato attivamente su questo tema come, del resto, su un altro fronte assai importante per questa realtà, l’istituzione della Città Metropolitana di Reggio Calabria. L’apertura del reparto ospedaliero di Cardiochirurgia ai ‘Riuniti’ aveva trovato lungo il percorso resistenze inaccettabili, che ne avevano frenato l’iter. Con il Presidente Mario Oliverio queste resistenze sono state superate, aprendo una nuova fase positiva per la sanità dell’intero territorio”.
“Siamo soddisfatti per questo nuovo passo in avanti – ha aggiunto Francesco D’Agostino – e lo siamo, ancor di più, perché in tempi ragionevoli si è riusciti a ridare centralità ad una struttura nosocomiale strategica come i ‘Riuniti’, rispondendo concretamente alle istanze del territorio. Dopo l’inaugurazione della Pet, oggi procediamo con l’apertura di Cardiochirurgia. Una svolta virtuosa nel segno di una sanità che deve essere sempre più funzionale, libera da sprechi e distante da logiche che non riguardano la salute dei calabresi”.
PCI CALABRIA
L’inaugurazione avvenuta oggi della Cardiochirurgia, del Pronto Soccorso, della Chirurgia robotica, della Chirurgia toracica, della Neonatologia, ecc. presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, rappresenta un grande e straordinario passo in avanti per la sanità reggina e consentirà ai professionisti qualificati e di valore che già operano presso la struttura ospedaliera di poter garantire migliori condizioni di qualità e di sicurezza per tutti coloro i quali saranno sottoposti ad interventi ed esami nei settori interessati alle nuove attività.
A tal proposito esprimiamo un doveroso ringraziamento al dott. Frank Benedetto, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, il cui impegno generoso, qualificato ed appassionato, insieme ai suoi collaboratori, ha consentito di giungere finalmente alla conclusione di un iter tormentato che durava da anni e che la città attendeva da tempo.
Occorre dire che la strada per pervenire a questo risultato è stata assai difficile e complessa. In tal senso, è opportuno ricordare la grande battaglia che il sottoscritto insieme ad altri ha portato avanti per molti anni per dotare finalmente la città di Reggio Calabria di servizi sanitari ed ospedalieri di primo livello e di alta qualità, a partire dall’istituzione della Cardiochirurgia e del Centro Cuore.
In questa battaglia, cominciata nel 2003, siamo riusciti, su mia proposta, a cambiare perfino il piano sanitario regionale per introdurre, con legge regionale, l’istituzione di un’autonoma Unità Operativa di Cardiologia interventistica e Cardiochirurgia dotata di 10 posti letto presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, raggiungendo un obiettivo storico che era stato sempre rifiutato alla città di Reggio.
Ma non basta. A seguito di quella decisione così importante abbiamo lavorato per attuare la legge e per concretizzare il diritto dei reggini ad avere la cardiochirurgia e la cardiologia interventistica.
In tal senso con apposita delibera della Giunta Regionale presieduta da Agazio Loiero, della quale facevo parte e su mia sollecitazione, sono state stanziate le risorse finanziarie necessarie, circa 18 milioni di euro, per realizzare il Centro Cuore a Reggio Calabria. Successivamente, con la gestione del Direttore Generale Pangallo, è stata effettuata la gara di appalto per l’effettuazione dei lavori chiavi in mano e dopo un lungo contenzioso legale, concluso da una sentenza del Consiglio di Stato, l’appalto è stato aggiudicato e i lavori sono partiti sotto la gestione del Direttore Generale Santagati, sempre durante la Giunta Loiero.
Se oggi siamo giunti a questo punto ed al coronamento di questo sforzo enorme, lo si deve al particolare impegno del sottoscritto e di altri che ha portato all’approvazione della legge per la Cardiochirurgia, al finanziamento di 18 milioni per il Centro Cuore, all’appalto dei lavori e alla loro messa in cantiere.
In questa giornata di festa, abbiamo voluto sia pure sommariamente ricostruire e ricordare la vera storia del Centro Cuore e della Cardiochirurgia: una struttura importantissima che dal 2011 è stata completata e che per ben 5 cinque anni è rimasta praticamente chiusa e largamente inutilizzata a causa delle gravissime incapacità e inadempienze politiche e gestionali.
Il Direttore Generale Frank Benedetto ha il grande merito di aver creduto nel progetto e di aver lavorato fin dall’inizio del suo mandato con tenacia e determinazione per giungere alla memorabile giornata odierna, compiendo quindi tutti gli atti che sono stati propedeutici all’apertura della Cardiochirurgia e realizzando una partnership con l’Azienda Ospedaliera Niguarda di Milano che rappresenta un ulteriore momento di crescita e di valorizzazione del nostro Ospedale.
Il Centro Cuore agli Ospedali Riuniti è stato voluto e realizzato grazie alle battaglie che sono state condotte negli anni passati e che si sono rivelate vincenti per la città perché hanno dato una risposta concreta ad una crescente domanda di salute (a questo proposito basti ricordare che in condizioni assolutamente difficili e precarie sono state realizzate in questi anni, grazie allo straordinario e qualificato impegno degli operatori sanitari, migliaia e migliaia di coronarografie e di angioplastiche).
Com’è noto le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte (38% mortalità maschile e 47% mortalità femminile). Proprio per questo la Cardiochirurgia a Reggio assume valore così fondamentale.
Da domani si apre una nuova pagina nella storia della sanità reggina perché con la Cardiochirurgia la città di Reggio Calabria è dotata di un servizio di eccellenza che permetterà di salvare tante vite umane e di mettere fine ai viaggi della speranza.
Auguri di buon lavoro, dunque, al nuovo Primario di Cardiochirurgia dott. Pasquale Fratto e a tutti i medici ed operatori sanitari e non, che saranno impegnati in questa sfida straordinaria per dare servizi di eccellenza e di qualità agli ammalati e per offrire una garanzia di tutela sanitaria a tutta la comunità reggina e calabrese.