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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Reggio Calabria, Arillotta (Udc), Minicuci è un punto fermo del centrodestra È il momento, questo, in cui la mente deve aprirsi per disegnare il futuro della Città, e delineare il progetto intorno al quale aggregare disponibilità al servizio e consensi

Reggio Calabria, Arillotta (Udc), Minicuci è un punto fermo del centrodestra È il momento, questo, in cui la mente deve aprirsi per disegnare il futuro della Città, e delineare il progetto intorno al quale aggregare disponibilità al servizio e consensi

Il punto fermo fissato con la individuazione del dott. Minicuci quale candidato a sindaco del centrodestra, ci fa sperare che la fase, pur necessaria, delle tattiche e forse anche dei personalismi, che si è protratta anche oltre il giusto, possa essere definitivamente archiviata.
È il momento, questo, in cui la mente deve aprirsi per disegnare il futuro della Città, e delineare il progetto intorno al quale aggregare disponibilità al servizio e consensi.
So che il dott. Minicuci, le cui qualità umane e competenze professionali sono certamente fuori discussione, e che l’UdC sostiene e sosterrà convintamente in questa campagna elettorale insieme ad altre forze di ispirazione democristiana di recente federate, ha già le idee chiare su quello che serve perché la Città possa riemergere dalle macerie che la coprono oggi.
Insieme a lui, e nonostante le difficoltà finanziarie, continuiamo a credere in una Città felice, operosa, capace di affermarsi tra le Grandi del Mezzogiorno d’Italia, come lo è stato nella storia, fino a periodi non molto remoti.
Guardiamo al mare non solo per passeggiarci vicino, ma pensando a quei progetti di grande attrattore della nautica da diporto utilizzando sia il porto che le rade presenti di fronte al territorio comunale: la via Marina fu realizzata per come è oggi da chi l’aveva vista a Nizza; perché oggi non si guarda ancora alla rada davanti a Nizza?
Guardiamo alle colline retrostanti ed ai monti, alle comunità aggregate alla Grande Reggio, con la propria storia e le proprie specificità.
Guardiamo con grande preoccupazione, disagio, dolore, all’assembramento urbano, ai rioni senza volto, alle periferie le quali hanno grande necessità di riferimenti istituzionali e politici che fungano da “primo intervento” per le esigenze della popolazione e del territorio.
A maggior ragione a causa delle difficoltà finanziarie, occorre dotare il Comune di una vera e propria task force di altissimo livello per la sistematica utilizzazione delle risorse provenienti sia in via ordinaria, che oggi in via straordinaria, dall’Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione.
Ridisegnare il sistema di trasporto urbano, attraverso la implementazione dei collegamenti tra i due estremi del territorio comunale, e la realizzazione di canali di penetrazione verso la parte alta della Città e le frazioni collinari attraverso scale mobili e bretelle mare-monti anche ulteriori rispetto a quelle già in programma.
Rimeditare sul patrimonio edilizio comunale, e sulla sua riqualificazione, invece che sulla dismissione.
Aprire la Città alla frequentazione turistica senza che essa si fermi alla visita al Museo ed ai Bronzi, con una riorganizzazione del servizio pullman turistici arrivati in città, modificando l’attuale situazione e prevedendo che tali pullman non si fermino davanti al museo nazionale, ma facciano capolinea,per esempio, nell’area del cosiddetto “tempietto”, predisporre l’accoglienza e indirizzare verso i vari percorsi proposti per visitare le zone e i posti più importanti turisticamente, di modo che possano essere offerta la conoscenza della città e dei suoi tanti luoghistorici, artisti e archeologici. O anche aree destinate al parcheggio di camper.
Solo pochi spunti, un umile contributo al programma, ed anche uno stimolo al dibattito su quello che si vorrebbe che Reggio sia e, con Minicuci, certamente sarà.