REGGIO CALABRIA: ARRESTATO 54ENNE PER ANNI DI MALTRATTAMENTI E STALKING MINACCIAVA LA MOGLIE DI SCIOGLIERLA NELL’ACIDO
redazione | Il 12, Ago 2024
REGGIO CALABRIA: ARRESTATO 54ENNE PER ANNI DI MALTRATTAMENTI E STALKING: MINACCIAVA LA MOGLIE DI SCIOGLIERLA NELL’ACIDO.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Gallina hanno arrestato un 54enne di Reggio Calabria, eseguendo un Ordine di Esecuzione per la Carcerazione emesso dall’Autorità Giudiziaria, ponendo così fine a una drammatica vicenda familiare segnata da anni di abusi e violenze. Le indagini, avviate nel 2021, avevano già rivelato un quadro inquietante di maltrattamenti, caratterizzati da violenze verbali, minacce di morte e ingiurie continue, che avevano costretto la moglie e i figli, tra cui un minore, a vivere in un perenne stato di terrore.
La vicenda ha avuto una svolta decisiva nell’agosto del 2023, quando la moglie, esasperata e preoccupata per l’incolumità propria e dei figli, ha trovato il coraggio di denunciare il marito alle autorità. Questa denuncia ha consentito ai Carabinieri di ricostruire una sequenza di episodi di inaudita gravità, tra cui minacce di sciogliere la donna nell’acido, che dimostrano una preoccupante continuità di comportamenti aggressivi e prevaricatori. In seguito alla denuncia, la donna ha deciso di lasciare la casa familiare, cercando rifugio presso parenti e cambiando frequentemente luogo di soggiorno per sfuggire alla furia dell’uomo, che, non accettando la separazione, ha intensificato la sua condotta violenta, trasformandosi in un vero e proprio stalker.
In un episodio particolarmente allarmante, l’uomo si è presentato armato di coltello presso l’abitazione dei genitori della moglie, in un estremo tentativo di rintracciarla, suscitando un’immediata reazione da parte dei Carabinieri, che hanno applicato il “Codice Rosso” per garantire la massima protezione alla vittima e ai suoi figli. Già nello stesso mese di agosto, l’uomo era stato sottoposto agli arresti domiciliari con il divieto assoluto di contattare la famiglia, ma l’evoluzione del procedimento penale ha reso necessaria l’ulteriore misura della carcerazione.
Resta alta l’attenzione da parte dell’Arma dei Carabinieri nei confronti delle persone in condizioni di particolare vulnerabilità e delle vittime di violenza di genere. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi senza indugio alla Stazione Carabinieri più vicina per denunciare episodi fonte di disagio o che possono assumere connotati violenti.
I fatti sopra riportati sono tutt’ora oggetto di giudizio nella fase delle indagini preliminari, per cui il soggetto coinvolto deve essere considerato non colpevole sino alla condanna definitiva.