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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

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Reggio Calabria, bruciato l’asilo Santa Venere Sarebbe stato inaugurato tra qualche giorno. Lo sdegno della politica locale

Reggio Calabria, bruciato l’asilo Santa Venere Sarebbe stato inaugurato tra qualche giorno. Lo sdegno della politica locale
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“Avremmo inaugurato l’asilo di Santa Venere tra qualche giorno, ma stanotte è stato bruciato. Vigliacchi, fatevene una ragione: continuerete a bruciare, noi continueremo a ricostruire”. Sono queste le parole di sconforto pubblicate sul profilo Facebook dal sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, alla notizia che l’asilo di Santa Venere è stato dato alle fiamme questa notte, a pochi giorni dall’inaugurazione.
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ARTURO BOVA (COMMISSIONE REGIONALE ANTINDRANGHETA)

“L’incendio dell’asilo pubblico nella frazione Santa Venere del comune di Reggio Calabria è il terzo episodio del genere perpetrato ai danni dei cittadini di quella comunità, dopo la distruzione delle strutture educative di Gebbione ed Archi. Verrebbe il caso di concludere eufemisticamente che, ancora una volta, i “vandali” entrano in opera per puro divertimento e senza altre motivazioni distruggendo tre scuole destinate ai bambini ancora in tenera in età”.
Lo afferma in una nota il presidente della Commissione regionale antindrangheta Arturo Bova.
“Colpire però in maniera così proditoria e reiterata strutture educative tanto delicate è, invece, indice di un malessere da parte della forze criminali e di chi le sostiene che non vogliono permettere alla Città di Reggio Calabria di seguire un percorso nuovo e più sereno. Al sindaco Giuseppe Falcomatà a tutta la comunità reggina va la nostra solidarietà umana e politica, con l’impegno che mai faremo venire meno l’impegno per contrastare chi, commettendo simili gesti, dimostra di essere contro la civiltà ed il benessere della popolazione”.

ANTONIO MARZIALE (GARANTE INFANZIA ED ADOLESCENZA)

“L’incendio che ha distrutto in buona parte l’asilo in località Santa Venere, frazione di Reggio Calabria, proprio quando, dopo il completamento dei lavori di restauro, la struttura doveva essere inaugurata, rappresenta l’ennesimo atto di fronte al quale le parole e l’indignazione non possono più bastare”.
E’ quanto afferma il Garante per l’Infanzia e per l’Adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale che manda un abbraccio ‘speciale’ ai bambini dell’asilo con questo messaggio di incitamento a non demordere: “Ogni volta che sento di una scuola devastata mi viene in mente un magistrato, che ha individuato la fine del fenomeno criminale proprio nella scuola, nella cultura, nell’esercito di maestri. Giovanni Falcone è vivo e voi avete paura di lui, mascalzoni”.

MASSIMILIANO TRAMONTANA (COMMISSIONE POLITICHE GIOVANILI A TESTA ALTA)

Il gesto di bruciare un asilo è di una vigliaccheria inaudita. Non è pensabile che nel 2016 si commettano degli atti simili. Santa Venere è una periferia che per troppo tempo è stata isolata e abbandonata dalle precedenti amministrazioni, ma in questo momento è stata messa al centro di un progetto di sviluppo del comprensorio cittadino. Bruciare il suo asilo, appena ristrutturato e non ancora inaugurato, vuol dire tentare di bloccare per sempre il futuro di quel comprensorio. Bene ha fatto il sindaco Falcomatà a reagire subito promettendo una immediata ricostruzione. Resterà però, almeno per qualche mese, il disagio di tante famiglie che non meritano di far pagare il prezzo di questi gesti ai propri bambini. Tutti noi ci stringiamo attorno ai residenti di Santa Venere con un forte abbraccio collettivo. Non mollate, siamo con voi.

ROSANNA SCOPELLITI (AP-NCD)

“L’asilo di Santa Venere, frazione di Reggio Calabria, doveva essere inaugurato a giorni dopo i lavori di restauro, ma la scorsa notte è stato incendiato.

Condanniamo questo gesto ignobile, certi che il Sindaco e l’Amministrazione faranno il possibile per ricostruire l’asilo. È necessario che ciò avvenga fatto in tempi brevissimi per permettere a questa struttura di tornare a operare, offrendo a tante famiglie un servizio insostituibile.

L’auspicio è che la Reggio onesta contribuisca con la propria presenza a far rinascere questo luogo, rendendolo simbolo della riaffermazione della legalità, in una città che non ha paura di esporsi e mettersi in gioco per il rispetto della propria terra‎”.

VERDI

Ennesimo atto intimidatorio, ennesima struttura comunale danneggiata,
ennesimo asilo quasi completato e distrutto dalle fiamme. Queste le notizie
che non vorremmo mai leggere ma che fanno tristemente parte della realtà
reggina.

Santa Venere è una frazione cittadina quasi dimenticata da tutte le
amministrazioni, servizi carenti, strutture inadeguate, esigenze
inascoltate, ma questa volta stava quasi per riappropriarsi del suo asilo.
Il vile gesto compiuto da una mano criminale (se ndrangheta o vandali sarà
la magistratura ad accertarlo) non ha comunque sortito gli effetti
desiderati. Le famiglie residenti, le madri di quei tanti bambini che
aspettavano l’inaugurazione dell’asilo, gli abitanti tutti della frazione,
la gente per bene della città, è contro questi vili intimidatori, come
affermato dal procuratore Gratteri nel corso dell’incontro di ieri sera,
per la presentazione del suo ultimo libro. La Federazione cittadina dei
Verdi esprime la massima solidarietà ai residenti di Santa Venere ed
all’Amministrazione comunale, che con nota del Sindaco si impegnerà al più
presto alla nuova ristrutturazione. Un plauso particolare si ritiene
opportuno fare all’ex Assessore ai LL.PP. Angela Marcianò, per gli immani
sforzi compiuti nel portare a completamento l’asilo, invitando il Sindaco
Giuseppe Falcomatà a distinguere bene, in questo suo rimpasto, l’operato
della vecchia Giunta comunale.

Il Portavoce di Federazione cittadina dei Verdi, Vincenzo Giordano

RISVEGLIO IDEALE

Nel mentre la città di Reggio Calabria vive uno dei momenti più bui, anche a causa della paventata chiusura dell’Aeroporto dello Stretto e per l’attesa del rimpasto di Giunta Comunale, si stava aprendo un piccolo spiraglio di luce: l’apertura di uno dei nuovi asili comunali.
Ma, purtroppo per mano di criminali, a pochi giorni della prevista inaugurazione, la struttura sita in località Santa Venere è stata danneggiata, l’hanno bruciato. Ed è delle ultime ore la notizia che danneggiati sono stati anche i nuovi dissuasori di Piazza Duomo, atto che denota mancanza di civiltà da parte di persone (forse non si possono appellare così!) che ritengono di poter fare sempre ciò che vogliono .
Bruciare un asilo – è successo mesi fa anche nel Comune di San Procopio – oltre che la valenza penale da punire in maniera esemplare, a mio avviso significa anche voler bruciare la speranza, bruciare la possibilità delle famiglie di far giocare i loro piccoli con serenità.
Se in un territorio “caldo” e problematico come la Calabria continuano ad accadere questi eventi è a causa della cappa di omertà che regna nei cittadini sulla quale fanno affidamento i criminali ed anche per la mancanza di responsabilità da parte di chi amministra la cosa pubblica.
Risveglio Ideale e l’On. Angela Napoli, di cui è fondatore e Presidente, ringraziano tutte le Forze dell’Ordine, le quali con enormi sacrifici cercano di garantire quotidianamente la sicurezza della città.

RICCARDO MAURO (VICESINDACO METROPOLITANO)

«Serve una reazione decisa. La città non deve perdere la capacità di indignarsi. Quello che è avvenuto all’asilo di Santa Venere è un fatto gravissimo. Non possiamo rischiare che questi atti siano percepiti in maniera subalterna o che diventino quasi una routine. La Città deve avere il coraggio di ribellarsi contro chi vorrebbe tenere sotto scacco la nostra comunità». E’ quanto dichiara in una nota il Vicesindaco della Città Metropolitana Riccardo Mauro commentando il rogo all’asilo di Santa Venere, piccola frazione collinare della zona sud di Reggio Calabria.

«Da cittadino prima ancora che da rappresentante delle istituzioni – ha aggiunto Mauro – sono molto preoccupato. Ciò che è avvenuto a Santa Venere non può essere percepito come un fatto normale. Reggio deve ribellarsi, deve far sentire forte la sua voce contro l’ennesimo vergognoso episodio che avviene sul nostro territorio. Solo pochi giorni fa è stato vandalizzato l’asilo di Archi, qualche settimana fa il tentato incendio al Parco Botteghelle, oggi riaperto e intitolato alla memoria di Federica Cacozza. In pochissimo tempo sono stati attaccati tre luoghi destinati ai bambini. Ed ancora torna in mente l’incendio all’isola ecologica di Arghillà, l’incendio alla struttura sportiva del viale Messina. E poi le tante lettere minatorie ricevute, l’auto di un’assessore data alle fiamme, il portone di via Osanna del Palazzo Municipale bruciato».

«Sono fermamente convinto che i reggini facciano benissimo a criticare l’amministrazione per i molti problemi che esistono in città. Lo diciamo spesso anche quando ci rechiamo nei plessi scolastici a parlare con i più piccoli: dobbiamo pretendere dalle istituzioni quello che ci spetta e cioè una pulizia delle strade adeguata, un manto stradale degno di questo nome e tutti gli altri servizi che dobbiamo garantire e che, purtroppo, non sono sempre all’altezza. Tuttavia ciò che mi preoccupa, da cittadino prima che da amministratore, è che non ci si indigni più per fatti come quello di Santa Venere. Sembrano essere diventati normali, spesso ci si limita a chiedere “le telecamere” ad ogni angolo di strada come se questo fosse la panacea di tutti i mali».

«Ciò che sta avvenendo non può passare sotto silenzio – ha aggiunto Mauro – il fatto che qualcuno tenti di interrompere questo percorso, ricorrendo alla violenza, ci fa comprendere che sul fronte della legalità abbiamo intrapreso la strada giusta. Ma per proseguire su questi obiettivi occorre il supporto di tutta la città, di tutti i reggini onesti che devono continuare ad indignarsi giustamente nel caso di lacune nei servizi comunali, ma che devono tornare a farlo anche per fatti come questi e contro il regime di degrado morale che vorrebbero imporre pochi vigliacchi che agiscono nell’ombra».

«Vorrei che questi fatti generassero, soprattutto nel mondo dell’associazionismo, nell’intera comunità dei reggini, la giusta indignazione. Non parlo di fiaccolate, di cortei e di frasi di circostanza che probabilmente lasciano spesso il tempo che trovano, ma non possiamo più chinare la testa o girarci dall’altra parte, non possiamo immaginare che l’unico deterrente contro questi atti sia disseminare la città di telecamere. Rimango dell’idea che non esistono migliori telecamere che gli occhi di noi cittadini. Dobbiamo essere noi i primi difensori del nostro patrimonio comune. Chi compie questi gesti deve essere ricoperto di vergogna».

ASSOCIAZIONE COMUNI AREA DELLO STRETTO

“L’incendio dell’asilo a Santa Venere è un atto vile ed ignobile che offende la comunità locale e la società civile. Siamo vicini ai cittadini della comunità, e all’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria ed a loro esprimiamo la nostra solidarietà”. E’ quanto si legge nella nota diffusa da Roberto Vizzari, Sindaco di San Roberto e Presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto, a nome di tutti i colleghi.
“E’ un gesto tanto grave quanto incomprensibile – continua Vizzari – perché va a colpire un centro culturale e formativo fondamentale, di cui i maggiori fruitori dovrebbero essere i bambini. E la cosa è ancora più assurda se si pensa che questa struttura doveva essere inaugurata a breve. Nessuno pensi che questo possa fermare lo sviluppo. L’auspicio – conclude – è che si faccia al più presto chiarezza e che i colpevoli vengano assicurati alla giustizia”.

GIUSEPPE PEDA’ (SINDACO GIOIA TAURO)

Esprimiamo una ferma condanna per il vile attentato perpetrato ai danni di un asilo comunale a Reggio Calabria, gesto barbarico che suscita disprezzo e indignazione presso la società civile. Sappiamo che gli onesti sapranno reagire adeguatamente a questa ennesima provocazione. Ci stringiamo quindi intorno agli amministratori della città di Reggio Calabria, e in particolare all’assessore Marcianò, notoriamente in prima fila nella lotta alle mafie e alla relativa zona grigia che infesta da troppo tempo la nostra terra.

AVVISO PUBBLICO

La scorsa notte, giovedì 3 novembre 2016, ignoti hanno incendiato l’asilo
comunale di Santa Venere, frazione di Reggio Calabria, che doveva essere
inaugurato nei prossimi giorni, dopo i lavori di restauro.
L’incendio dell’asilo pubblico nella frazione Santa Venere del comune di Reggio
Calabria è il terzo episodio del genere perpetrato ai danni dei cittadini di quella
comunità, dopo la distruzione delle strutture educative di Gebbione ed Archi.
Nel suo ultimo rapporto “Amministratori sotto tiro”, Avviso Pubblico ha
evidenziato numerose intimidazioni di questo tipo, volte a colpire non solo
l’amministrazione ma anche il benessere dell’intera comunità.
L’Associazione, nell’esprimere solidarietà e vicinanza al Sindaco della città,
Giuseppe Falcomatà, chiede pertanto alle autorità competenti di adoperarsi per
individuare in tempi rapidi i responsabili di queste vili e criminali intimidazioni.
“Colpire un asilo, luogo di crescita umana e culturale per i più giovani e spazio dove
vengono formate le nuove generazioni, è un gesto vile e ignobile”, ha dichiarato il
Vicepresidente Salvatore Mafrici, Sindaco di Condofuri (RC). “I calabresi onesti
hanno sempre alzato la testa davanti alle ingiustizie sociali, e tutti insieme, a
prescindere dai nostri ruoli, lo faremo anche oggi per rivendicare il diritto allo
studio ed al gioco di quei bambini, i nostri bambini, che avrebbero dovuto “abitare”
quell’asilo”.
“Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza al sindaco della Città di Reggio Calabria,
Giuseppe Falcomatà, per il grave atto incendiario che ha visto coinvolto l’asilo,
appena ristrutturato, di Santa Venere”, aggiunge la Coordinatrice regionale per la
Calabria di Avviso Pubblico e assessore del Comune di Carlopoli (CZ), Maria
Antonietta Sacco. “Questa vile azione colpisce nel profondo non solo la
comunità reggina, ma anche quella calabrese, che identifica nella crescita culturale
ed educativa delle nuove generazioni l’unica vera speranza di cambiamento per la
Calabria. Una terra difficile, dove tanti uomini e tante donne continuano a lavorare
e continueranno a lavorare finché non ci saranno mai più queste tristi notizie”.