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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Una denuncia per possesso di un fucile e munizioni nel Reggino Questi risultati si inseriscono all'interno di una più ampia attività di prevenzione e controllo condotta dalla Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria

Una denuncia per possesso di un fucile e munizioni nel Reggino Questi risultati si inseriscono all'interno di una più ampia attività di prevenzione e controllo condotta dalla Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria

| Il 16, Ott 2024

Nell’ambito delle iniziative volte al contrasto degli illeciti relativi alla detenzione di armi, la Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria prosegue nelle sue attività di controllo. Tali attività, intensificate in concomitanza con l’attuale stagione venatoria, continuano a rappresentare un pilastro fondamentale per la tutela della sicurezza pubblica.
In particolare, nei giorni scorsi, i militari della Stazione Carabinieri di Rosario Valanidi, a seguito di controlli documentali, hanno effettuato una verifica sulle armi e le munizioni detenute in località Ravagnese, in ottemperanza alle disposizioni del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.). Durante il controllo è emersa una difformità tra il numero di cartucce per fucile calibro 12 denunciate e quelle effettivamente possedute. Nello specifico, sono state riscontrate quasi 50 cartucce a palla in eccedenza rispetto a quanto dichiarato dal titolare, che aveva omesso di denunciarne il numero corretto.
Accertato l’illecito, i militari hanno sequestrato le cartucce in esubero e al deferimento in stato di libertà dell’uomo.
Questi risultati si inseriscono all’interno di una più ampia attività di prevenzione e controllo condotta dalla Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria, impegnata costantemente a garantire il rispetto delle normative vigenti in materia di armi e munizioni, contribuendo così a mantenere elevato il livello di sicurezza sul territorio, soprattutto in un periodo delicato come quello dell’attività venatoria.
Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino a condanna definitiva.