Reggio Calabria, Coolap, “Vergogna” Noi lavoratori della psichiatria e della sanità, con senso di responsabilità e del dovere, prestiamo il nostro servizio tutti i giorni e senza dispositivi di protezione individuali
Finalmente veniamo a conoscenza che la politica, dopo le tante denunce e appelli lanciati dal Coolap, prende atto del disinteresse da parte dei commissari prefettizi Asp di Reggio Calabria e del commissario regionale alla sanità Cotticelli nei confronti dei servizi sanitari in genere e, nello specifico, di quelli della psichiatria di Reggio Calabria di cui facciamo parte. Non vogliamo sicuramente meriti, ma neanche demeriti, nell’aver denunciato pubblicamente i fatti e la pericolosità della situazione per primi e da tanto tempo. Indubbiamente non vogliamo che ci sia più disinteresse nei confronti degli utenti e dei tanti operatori che in questo momento prestano il loro servizio nei confronti di soggetti disagiati e questo con notevoli problemi, economici e di sicurezza. Ricordiamo che pagare il servizio vuol dire anche mantenerlo aperto e questo non lo possiamo assicurare a vita. Noi in data 18 marzo 2020, tramite pec che alleghiamo rendendola pubblica, abbiamo interessato tutte le autorità, Prefetto, Sindaco, Commissari Asp e il commissario alla sanita regionale dott. Cotticelli, in merito alle nostre difficoltà, ma ad oggi nessuna risposta ufficiale. Venire a conoscenza che le figure più interessate, i commissari prefettizi dell’ASP e il commissario regionale alla sanità Cotticelli, ovvero uomini dello stato, mancano al comando delle loro postazioni da tempo e la cosa ci fa letteralmente infuriare. Noi lavoratori della psichiatria e della sanità, con senso di responsabilità e del dovere, prestiamo il nostro servizio tutti i giorni e senza dispositivi di protezione individuali. Le responsabilità, vogliamo sottolinearlo, devono essere di tutti e quindi chiediamo, al dipartimento di salute mentale, ai presidenti delle cooperative e alle associazioni di settore, di prendersi carico anche loro della questione e di supportare più attivamente e concretamente il Coolap. Non bisogna dimenticare che il motore portante del sociale a Reggio Calabria sono i lavoratori che, all’interno delle tante strutture, si adoperano per mantenere vivo il servizio e continuano a farsi fautori di iniziative utili agli utenti per non avvertire più di tanto il peso dell’isolamento cautelativo a cui sono stati sottoposti per sicurezza. Invitiamo tutti a fare appello alla propria coscienza e prendere le dovute iniziative atte a far respirare e vivere i servizi psichiatrici perché lo riteniamo un dovere istituzionale e sociale.
Concludiamo dichiarando con forza che se saranno disattese le nostre legittime richieste, intraprenderemo ulteriori iniziative e forme di protesta consistenti.