Reggio Calabria, i carabinieri arrestano 2 persone
redazione | Il 19, Gen 2011
Si tratta di Rostas Voda, pluripregiudicato rumeno di 47 anni e sua moglie Rostas Cornelia, rumena di anni 45 anchessa con precedenti penali
Reggio Calabria: I carabinieri arrestano Berlingeri
Reggio Calabria, i carabinieri arrestano 2 persone
Si tratta di Rostas Voda, pluripregiudicato rumeno di 47 anni e sua moglie Rostas Cornelia, rumena di anni 45 anchessa con precedenti penali
REGGIO CALABRIA – Nella serata di lunedì i carabinieri della Stazione Rione Modena hanno tratto in arresto Rostas Voda, pluripregiudicato rumeno di 47 anni e sua moglie Rostas Cornelia, rumena di anni 45 anchessa con precedenti penali, con laccusa di ingiuria, violenza e minaccia nei confronti di una giovane prostituta. I fatti sono ricollegati allo scorso giugno: i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile intervennero una notte poiché due prostitute che si trovavano in Via Plebiscito, riferivano di essere state minacciate di morte da due soggetti a bordo di una bmw di cui fornivano la targa. Ai militari intervenuti sul posto le due donne riferirono che i soggetti a bordo della vettura, che già in altre occasioni erano stati notati presso quei luoghi, le avevano avvicinate e avevano richiesto, dietro esplicita minaccia di morte, il pagamento di 10.000 euro entro due giorni. Le denuncianti fornirono una descrizione dettagliata dei due, che, a seguito di immediate ricerche, vennero intercettati dai carabinieri nel centro cittadino a bordo dellautovettura segnalata e tratti in arresto con laccusa di tentata estorsione. Le due persone arrestate ieri sono i genitori di Rostas Sandi, di anni 27, con precedenti in materia di prostituzione, uno dei due arrestati nellepisodio di giugno. In diverse occasioni hanno avvicinato la giovane denunciante che vive tuttora a Reggio Calabria intimandole di ritrattare la sua denuncia e scagionare il figlio. Dagli inviti si è presto passati a pesanti minacce. La ragazza ha denunciato nuovamente i fatti presso i carabinieri della Stazione Rione Modena. Il PM Dott. MUSOLINO che ha coordinato lindagine ha chiesto ed ottenuto dal Gip unordinanza di custodia cautelare in carcere con laccusa per entrambe i coniugi di violenza e minaccia per costringere a commettere un reato (ovvero quello di falsa testimonianza, in questo caso). I due coniugi sono ora detenuti presso la casa circondariale di Reggio Calabria a disposizione dellautorità giudiziaria.