Reggio Calabria, “La funivia di Pentimele tra miti, memoria e futuro” Lo storico prof. Amato introdurrà l’incontro esponendo il fascino della Collina di Pentimele come luogo del mito e della memoria collettiva. Il prof. Gattuso illustrerà il progetto della funivia dal punto di vista ingegneristico e le potenziali ricadute sul piano turistico. L’ing. Vigna approfondirà alcuni aspetti di carattere tecnico e gestionale
Martedì 21 giugno 2022, alle ore 17:00, nell’Aula «Italo Falcomatà» dell’Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria, i professori Pasquale Amato (Università per Stranieri – RC) e Domenico Gattuso (Università Mediterranea – RC), con il contributo dell’ing. Mario Vigna, presenteranno a stampa, autorità e cittadinanza un’Idea-Progetto estremamente suggestiva: «LA FUNIVIA DI PENTIMELE TRA MITI, MEMORIA E FUTURO». PER UNA REGGIO METROPOLITANA CHE VUOLE PENSARE IN GRANDE.
Lo storico prof. Amato introdurrà l’incontro esponendo il fascino della Collina di Pentimele come luogo del mito e della memoria collettiva. Il prof. Gattuso illustrerà il progetto della funivia dal punto di vista ingegneristico e le potenziali ricadute sul piano turistico. L’ing. Vigna approfondirà alcuni aspetti di carattere tecnico e gestionale.
L’intento dei due Docenti universitari reggini è quello di regalare alla Città Metropolitana di Reggio Calabria una prospettiva innovatrice che valorizzi al massimo le straordinarie potenzialità sinora trascurate della collina di Pentimele. Il nome stesso è già ricco di fascino: Pentimele significa in greco “cinque canti” ed è connesso alla leggenda che narra di una donna che partorì cinque bellissime gemelle. Le cinque gemelle si unirono in matrimonio con cinque gemelli e, per essere riconosciute dai rispettivi consorti, ciascuna di loro intonava al tramonto un canto diverso.
Una funivia che salga sino al fortino di Pentimele significherebbe inoltre fare godere al mondo lo spettacolo impareggiabile della città e dello Stretto di Scilla e Cariddi, uno dei panorami più belli del mondo. In un solo colpo d’occhio si può ammirare la città adagiata sulle estreme falde dell’Aspromonte assieme alla costa siciliana con i Peloritani e il massiccio dell’Etna eternamente fumante in fondo. Il Fortino di recente restaurato potrebbe essere altresì finalmente valorizzato assieme alla Statua e alla colonna dedicate a San Paolo, che da Reggio nel 61 dC diede l’avvio alla diffusione del Cristianesimo in Italia e in Europa.
*Pasquale Amato e Domenico Gattuso