Reggio Calabria: Multiservizi trasformata in società in house?
redazione | Il 14, Mag 2012
Per Sel si tratta di “un’operazione poco chiara, e che quindi appare poco opportuna e conveniente. Infatti, con una società sotto inchiesta per infiltrazioni della ‘ndrangheta, e che può quindi subire da un momento all’altro un sequestro giudiziario delle quote private, appare quantomeno incauto l’orientamento della Giunta Comunale, che potrebbe apparire come uno sprovveduto favore fatto alle organizzazioni criminali sotto indagine, con ripercussioni gravi anche sotto l’aspetto della responsabilità contabile”
Reggio Calabria: Multiservizi trasformata in società in house?
Per Sel si tratta di “un’operazione poco chiara, e che quindi appare poco opportuna e conveniente. Infatti, con una società sotto inchiesta per infiltrazioni della ‘ndrangheta, e che può quindi subire da un momento all’altro un sequestro giudiziario delle quote private, appare quantomeno incauto l’orientamento della Giunta Comunale, che potrebbe apparire come uno sprovveduto favore fatto alle organizzazioni criminali sotto indagine, con ripercussioni gravi anche sotto l’aspetto della responsabilità contabile”
Riceviamo e pubblichiamo:
Scoppiano le prime grane: dopo anni di corsa alle esternalizzazioni e alla creazione di Società Miste buone per ogni occasione, tutte costituite con il 51% di capitale pubblico e 49% di capitale privato, ma tutte gestite e dirette dalla parte privata, il Centro Destra reggino tenta tardivamente e maldestramente di correre ai ripari per i gravi guasti verificatisi.
Pare adesso che l’Amministrazione Comunale, costretta da pesantissime inchieste giudiziarie che interessano la Multiservizi, e terrorizzata dalle indagini che la Commissione di accesso sta svolgendo con particolare attenzione al funzionamento, ai sistemi di gestione e alle assunzioni delle Società Miste, voglia procedere alla trasformazione della Multiservizi in società in house, previo acquisto delle quote appartenenti ai soci privati.
Si tratta di una operazione poco chiara, e che quindi appare poco opportuna e conveniente. Infatti, con una società sotto inchiesta per infiltrazioni della ‘ndrangheta, e che può quindi subire da un momento all’altro un sequestro giudiziario delle quote private, appare quantomeno incauto l’orientamento della Giunta Comunale, che potrebbe apparire come uno sprovveduto favore fatto alle organizzazioni criminali sotto indagine, con ripercussioni gravi anche sotto l’aspetto della responsabilità contabile.
Noi riteniamo che non possa, certamente, proseguire l’attività di una Società che non solo si trova oggi in questa grave situazione giudiziaria, ma che già nel passato anche recente aveva lasciato a desiderare per l’inadeguatezza e l’incapacità dimostrate nella gestione dei servizi alla stessa affidati. Inoltre, è di dominio pubblico che anche attraverso questa società, come d’altra parte per le altre Società Miste reggine, si è proceduto a un numero ancora imprecisato di assunzioni clientelari, specialmente per quanto riguarda gli incarichi direttivi che hanno influito negativamente sui bilanci della stessa.
Il Comune quindi, anche attraverso un dibattito aperto con la cittadinanza, deve avviare un generale ripensamento di tutte le esternalizzazioni e del funzionamento e assetto delle Società Miste, evitando di ripetere gli errori del passato e di proporre soluzioni che non si discostano dalle esperienze già fatte (sistema in house).
Da subito, proceda alla rescissione per colpa dei contratti in essere con la Multiservizi e organizzi la gestione diretta delle attività prima affidate a quella società attraverso la costituzione di una Azienda Municipale la cui gestione sia improntata a criteri di rigorosa trasparenza, di efficienza e di produttività. In tale Azienda devono transitare, nelle forme previste dalla legge, i dipendenti oggi in forza alla Multiservizi, previo accertamento dei profili professionali, del pregresso effettivo svolgimento di attività lavorativa, nonché del possesso dei requisiti necessari per lo svolgimento dei compiti che saranno loro affidati. Solo in questo modo si potranno tutelare gli interessi della cittadinanza e dei tanti lavoratori della Multiservizi che da troppo tempo subiscono ingiustamente gravi ritardi nei pagamenti delle loro spettanze.
Stefano Morabito – Coordinatore Circolo “Eugenio Musolino” di Reggio Calabria
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