Operazione “Reggio Sud”, sgominata la cosca “Ficara e Latella”. I carabinieri stanno arrestando 33 persone
redazione | Il 11, Mar 2011
Associazione mafiosa: la Dda mette le mani su una delle cosche più potenti della città. I carabinieri di Reggio Calabria congiuntamente con la Guardia di Finanza stanno sequestrando 21 imprese, 6 terreni con fabbricati e numerosi beni mobili registrati, per un valore di 60 milioni di euro
Reggio Calabria, sgominata la cosca “Ficara e Latella”. I carabinieri stanno arrestando 33 persone
Associazione mafiosa: la Dda mette le mani su una delle cosche più potenti della città. I carabinieri di Reggio Calabria congiuntamente con la Guardia di Finanza stanno sequestrando 21 imprese, 6 terreni con fabbricati e numerosi beni mobili registrati, per un valore di 60 milioni di euro
REGGIO CALABRIA – I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e stanno eseguendo 33 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. presso il Tribunale su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 33 indagati di appartenenza alla ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata cosca FICARA- LATELLA, operante nella zona sud del capoluogo. Contestualmente agli arresti, i carabinieri di Reggio Calabria congiuntamente con la Guardia di Finanza stanno sequestrando 21 imprese, 6 terreni con fabbricati e numerosi beni mobili registrati, per un valore di 60 milioni di euro. Lindagine, denominata REGGIO SUD, connessa alle precedenti operazioni REALE, REALE 2, REALE 3, IL CRIMINE e PICCOLO CARRO, ha consentito di delineare gli assetti interni della cosca, la sua operatività sul territorio e i condizionamenti esercitati nei confronti delleconomia legale. Tra i reati contestati agli indagati: associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni, estorsione, riciclaggio, porto e detenzione abusiva di armi, assistenza agli associati, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici ed altri reati, aggravati dallaver favorito un sodalizio ndranghetistico, da eseguire in Reggio Calabria, Voghera (PV) e Larino (CB). Lindagine Reggio Sud ha consentito di tracciare non solo gli organigrammi dei due diversi gruppi, ma anche le attività criminali ed il reimpiego nelleconomia legale dei proventi illeciti. La cosca era stata nel recente passato interessata sia dallindagine reale, in cui sono stati registrati i colloqui tra giovanni ficara e pelle giuseppe avvenuti nella casa di questultimo nel mese di marzo 2010, che dallindagine piccolo carro che aveva fatto luce sul ritrovamento di una macchina piena di armi ed esplosivi nei pressi del passaggio del corteo del presidente della repubblica, durante la sua visita alla città il 21 gennaio 2010. Anche le risultanza dellindagine Il crimine avevano interessato questa cosca il cui esponente Nino Latella era stato eletto nella carica di capo società della provincia della ndrangheta, seconda per ordine dimportanza solo a quella del capo crimine. Le indagini hanno evidenziato dei contrasti allinterno della cosca tra due diverse componenti che facevano capo rispettivamente a Giovanni Ficara, arrestato nelloperazione Reale e Pino Ficara, oggi tratto in arresto.La cosca Ficara Latella riusciva a pilotare anche gli appalti pubblici, facendoli assegnare a proprie società controllate, come dimostra la vicenda legata allappalto per il centro globale di revisione della motorizzazione civile di Reggio Calabria, in cui il responsabile del procedimento ha invitato 5 ditte di cui 4 riconducibili ai Ficara ed una sicuramente non interessata alla commessa. Sempre allinterno della motorizzazione civile, alcuni affiliati sono riusciti ad ottenere la patente nautica, risultando comunque idonei, senza aver mai superato lesame scritto.Come ha anche dimostrato lindagine Il crimine, il capo cosca Giovanni Ficara aveva spostato i propri interessi nella provincia di Milano, in previsione dei lavori dellExpo 2015, dove aveva acquisito delle quote societarie di alcune aziende in difficoltà, alle quali aveva fatto avere dei prestiti agevolati, pur non ricorrendone i presupposti, attraverso la creazione di una filiale di una società finanziaria che da Reggio Calabria erogava denaro alle società milanesi per salvarle dal dissesto, al solo fine di costituire un terminale lecito per gli interessi della cosca in Lombardia.
I particolari delloperazione saranno resi noti agli organi dinformazione nel corso di una conferenza stampa, che sarà tenuta presso il Comando provinciale dei carabinieri, alle ore 11.00, dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria dott. Giuseppe Pignatone.
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