Reggio, Chindemi (Pci) all’attacco di Falcomatà "Faccia qualcosa per salvare l'aeroporto"
Il primo cittadino di Reggio, all’alba della sua sindacatura, aveva solennemente promesso che, se necessario, si sarebbe incatenato davanti a palazzo Chigi per la sua città, se il governo non fosse intervenuto, come aveva fatto per altre città (Catania – Roma e d altre) per eliminare o, quantomeno, alleggerire il mostruoso debito che grava sulla città, che vanifica qualunque progetto di ripresa economica.
Ovviamente non lo ha mai fatto, allineandosi perfettamente al comportamento omissivo del suo capo nazionale che spesso prometteva, ma raramente manteneva.
Se ancora a palazzo S. Giorgio è rimasta qualche catena, acquistata a suo tempo, adesso è il tempo per farne buon uso, scongiurando il pericolo di far morire lo scalo reggino e, se Roma è lontana, almeno ci si può incatenare a palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale, soprattutto quando è presente il governatore Oliverio.
Se il sindaco soffre di solitudine, si incateni con tutta la sua giunta e, assieme a loro, provi a gridare al Presidente della Giunta Regionale che lo scalo reggino deve sopravvivere (e possibilmente rafforzarsi) e che Lamezia non può e non deve diventare l’unico aeroporto della Calabria.
La città Metropolitana non avrebbe più alcun significato e diventerebbe una scatola vuota senza il suo aeroporto, quando, contemporaneamente, per lo scalo lametino, meglio protetto politicamente, già si programmano altre tratte nazionali ed internazionali, oltre a quelle già esistenti, a tariffe da saldi stagionali.
Un aeroporto non rappresenta solo una delle modalità del trasporto delle cose e delle persone , ma nel tempo in cui viviamo costituisce l’essenza stessa della mobilità . Una città senza aeroporto e una città monca e Reggio, che è già moribonda, senza il suo scalo può celebrare il suo funerale.
Faccia una scelta sindaco: tiene più alla sua carriera politica o agli interessi della città di cui oggi e’ occasionalmente il primo cittadino?
Nel caso questo non avvenga, sottraendosi alle proprie responsabilità istituzionali , lasciamo alla città il giudizio sul suo comportamento omissivo o pilatesco, è certamente alla prossima scadenza elettorale la gente gli presenterà il conto anche di questo tradimento.
Avv. Salvatore Chindemi
Responsabile per le politiche della Città Metropolitana per il PCI