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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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Reggio: Comune vede i sindacati nel giorno della protesta di Sul Il Sindacato Unitario dei Lavoratori escluso dal tavolo tecnico sulla situazione dei dipendenti comunali che prestano servizio presso la Polizia Municipale proprio nel giorno del sit-in di Piazza Italia

Reggio: Comune vede i sindacati nel giorno della protesta di Sul Il Sindacato Unitario dei Lavoratori escluso dal tavolo tecnico sulla situazione dei dipendenti comunali che prestano servizio presso la Polizia Municipale proprio nel giorno del sit-in di Piazza Italia
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L’Assessore alla Polizia Municipale Giovanni Muraca e l’Assessore al Bilancio Armando Neri, assieme ai dirigenti dei Settori Affari Generali e Programmazione Economica e Finanziaria, hanno convocato una riunione per giorno 10 settembre, con una sola organizzazione sindacale, per discutere delle problematiche che agitano i dipendenti comunali che prestano servizio presso la Polizia Municipale.
Aldo Libri, del coordinamento provinciale di SUL, commenta sarcasticamente, con una nota diramata agli organi di informazione, l’esclusione del suo sindacato dal tavolo delle contrattazioni che è stato convocato in concomitanza con la manifestazione a sostegno degli stessi lavoratori, organizzata da SUL a Piazza Italia.
«Ci rallegriamo per la solerzia, per l’abnegazione e lo spirito di sacrificio che ha portato l’Amministrazione alla convocazione del tavolo tecnico ben oltre il normale orario di lavoro ed i modi consueti. Evidentemente la città è in buone mani, politiche ed amministrative.
«Siamo, però, un po’ dispiaciuti – afferma Libri – della sbadataggine che ha impedito di ricordare, alle autorità convocanti, che il SUL aveva ripetutamente chiesto una convocazione sui problemi relativi a: turnistica, festività, indennità non retribuite e via dicendo. E, di buon peso, abbiamo posto anche qualche osservazione al regolamento che disciplina l’armamento dei dipendenti della Polizia Municipale reggina nella quale si verifica lo straordinario caso di utilizzazione di agenti impiegati all’esterno senza arma che, in compenso, è in dotazione al personale che presta servizio all’interno per ruolo o per inidoneità al servizio».
«Volevamo, comunque, complimentarci – continua il sindacalista – con l’eccezionale tempestività: in concomitanza con l’assemblea in Piazza Italia dei dipendenti comunali, si verifica non solo la convocazione di una (sola) sigla sindacale, ma anche l’invito pressante da parte dell’Assessore Marino a donare il sangue ed il solerte invio di una autoemoteca attrezzata nel luogo di lavoro più popolato dai dipendenti comunali. Se fossimo maliziosi, e non lo siamo, invece di essere convinti della straordinaria efficienza della macchina comunale, ci convinceremmo che tutte queste lodevoli e tempestive iniziative abbiano come obiettivo prioritario e fondamentale di arginare la partecipazione dei dipendenti comunali all’assemblea da noi indetta per giovedì 10 settembre in Piazza Italia, nonché il sit-in di protesta».
«Mettiamo al bando le interpretazioni insinuanti: fervono i lavori con grande alacrità, si fanno nottate su nottate insonni per capire, ad esempio, sotto quale voce debba essere retribuito lo straordinario elettorale, le cui somme il Comune ha già ricevuto, e siamo certi, che sia corretto questo affannarsi ad individuare la formulazione più adeguata, piuttosto che procedere superficialmente, come altri Enti Locali che hanno liquidato queste spettanze senza dovuta riflessione. Ed altrettanto possiamo dire della PEO, argomento su cui fa bene il Comune a continuare nell’opera di ponderare su un argomento fondamentale nella vita sociale e politica dell’Europa intera, non tenendo conto dell’approssimazione con la quale hanno assunto decisioni il Parlamento e diverse Corti dei Conti regionali in giro per l’Italia».
«Cogliamo l’occasione – conclude Libri – inviando cordiali saluti, di scusarci con l’Amministrazione e con le dirigenze competenti per aver arrecato fastidio, convocando una riunione pubblica in una giornata in cui c’era così tanto da fare. Giuriamo che non lo faremo più».