Reggio, Consiglio comunale aperto contro intimidazioni Muraca: "E' una grande occasione per la città"
REGGIO CALABRIA – «Il Consiglio Comunale aperto contro le intimidazioni agli amministratori locali, sarà un’occasione per tutti i cittadini di metterci la faccia, di schierarsi dalla parte giusta, di abbracciare le istituzioni rilanciando un’idea diversa di città che vogliamo costruire insieme». È quanto dichiara in una nota l’Assessore alla Legalità del Comune di Reggio Calabria Giovanni Muraca.
«Con la convocazione del Consiglio Comunale aperto, proposta dallo stesso Sindaco Falcomatà, l’Amministrazione dimostra di voler affrontare in piazza, con la gente, una questione che risulta primaria per tutti noi. La lotta alla criminalità organizzata – ha aggiunto Muraca – è una battaglia di civiltà per il nostro territorio. Non possiamo continuare a vivere sotto il ricatto di pochi violenti, che attraverso gesti come quelli compiuti nelle scorse settimane nei confronti degli Assessori Marcianò e Zimbalatti, provano a condizionare la gestione della cosa pubblica per biechi interessi personali. Non si tratta peraltro di casi isolati. Lo stesso Sindaco nei mesi scorsi è stato raggiunto da diverse missive minatorie. Così come è toccato ad una dirigente dell’Atam di Reggio Calabria trovarsi recapitati due bossoli di pistola. È un clima inaccettabile, di fronte al quale è necessario garantire una reazione forte, che deve investire tutta la cittadinanza, a partire dalle Associazioni che sul tema della legalità più si sono impegnate in questi anni».
«Ho apprezzato infine – ha concluso l’Assessore Muraca – la scelta del Sindaco di voler affrontare questo tema attraverso lo strumento del consiglio comunale aperto. È da almeno qualche decennio che non si tiene una riunione del massimo consesso cittadino aperta alla cittadinanza. Per di più in questo caso il Sindaco ha voluto che il consiglio fosse convocato all’aperto, proprio al centro del Rione Ferrovieri, nel cuore di uno storico quartiere popolare della città, in una struttura che era simbolo di degrado e che è stata nel tempo completamente riqualificata. È un segno dell’attenzione che l’Amministrazione riserva alle periferie. È proprio da lì che deve partire a mio parere il sostegno più potente da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni contro il malaffare e la criminalità organizzata».