Reggio, convalida arresto sei persone per furto di legna Continua l'attività di prevenzione e repressione dei reati ambientali e forestali
Si è conclusa la prima fase di un procedimento penale scaturito a seguito di un consueto servizio di controllo del territorio, disposto dal Comando Provinciale C.F.S. di Reggio Calabria, mirato alla prevenzione e repressione dei reati ambientali e forestali, effettuato in agro del Comune di Seminara, dal personale del Comando Stazione di Sant’Eufemia D’Aspromonte, coordinato dal NIPAF – Nucleo Investigativo di Polizia Forestale ed Ambientale e coadiuvato dal personale del Comando Stazione di Gambarie d’Aspromonte.
Nel corso del servizio comandato, il personale operante notava la presenza di un camion lungo una strada provinciale, dove due persone erano intente a sistemare della legna già tagliata in piccoli pezzi e, poco distante, altri tre soggetti intenti a caricare altra legna di ulivo su un trattore gommato.
Nell’immediatezza venivano identificati, R.I. di anni 38, C.S. di anni 20, F.M. di anni 56, N.M. di anni 38, S.M. di anni 40, mentre successivamente veniva accertato anche il coinvolgimento, quale responsabile principale della presunta azione delittuosa, S.VM. di anni 25, che, non essendo stati in grado di fornire una spiegazione sulla provenienza lecita della legna, di proprietà di un privato cittadino risultato all’oscuro di tutto, venivano posti agli arresti domiciliari per il reato di furto aggravato sussistendo i necessari presupposti di legge.
Tale misura precautelare veniva convalidata dal G.I.P. del Tribunale di Palmi che, dopo una attenta valutazione in merito ai presupposti, ha in questi giorni depositato le motivazioni della sua decisione.
Il Corpo Forestale dello Stato, organo di polizia preposto alla prevenzione e repressione dei reati commessi in danno dell’ambiente, invita tutti i cittadini a segnalare ogni potenziale reato volto a danneggiare e a depauperare l’ambiente, quindi i boschi, la fauna e l’ecosistema in generale. I cittadini devono e possono essere parte attiva, segnalando al 1515 numero di emergenza ambientale del C.F.S., ogni comportamento sospetto o comunque potenzialmente lesivo di quelli che sono beni comuni godibili da tutta la collettività.