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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

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Reggio, diritti negati alla prima infanzia Uil: "La cooperazione tra Comune e Action Aid ha prodotto ai bambini la perdita di 1.000.000 di euro di finanziamento e l’azzeramento dei posti utente nelle strutture accreditate per l’anno educativo 2016/2017"

Reggio, diritti negati alla prima infanzia Uil: "La cooperazione tra Comune e Action Aid ha prodotto ai bambini la perdita di 1.000.000 di euro di finanziamento e l’azzeramento dei posti utente nelle strutture accreditate per l’anno educativo 2016/2017"
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Era il 21 giugno 2015 quando gli attivisti e gli esponenti nazionali di Action Aid, con il Comune di Reggio Calabria, si erano dati appuntamento all’asilo nido del Gebbione per ripulire il cortile e riconsegnarlo al quartiere. Il cortile dell’asilo veniva popolato da sagome colorate a dimensione umana dei bambini, in attesa che siano di nuovo i bambini a riempire nuovamente quegli spazi.
In quella occasione Action Aid e Comune ribadivano il loro impegno a cooperare insieme per la definizione dell’utilizzo dei fondi del Piano di azione e coesione e per l’avvio dei lavori di ristrutturazione degli asili nido di Archi e Gebbione.
Sono trascorsi ben nove mesi e i risultati di tale cooperazione, anche a seguito della presentazione del piano di intervento relativo al secondo riparto, sono al momento senz’altro negativi:
1. Sottrazione di 966.650,58 euro, sull’importo originariamente reso disponibile di 2.679.447,45 euro, con un finanziamento reale al Comune di Reggio Calabria, a valere sul secondo riparto, di soli 1.712.796,87 euro;
2. Sottrazione, perlomeno, del 50% di 654.865,47 euro, assegnati al Comune di Reggio Calabria con il primo riparto, per l’acquisto di posti-utente in strutture convenzionate, a causa dell’attivazione del servizio per soli 5 mesi invece che i dieci originariamente previsti;
3. Azzeramento dei posti utente in strutture convenzionate per l’anno educativo 2016/2017, senza garantire alcuna continuità educativa agli attuali 77 iscritti;
4. Mancata stipula della convenzione prevista con le strutture accreditate per l’acquisto di posti utente;
5. Mancato avvio dei lavori di adeguamento del nido aziendale del Cedir, a seguito di prescrizioni dettate nell’autorizzazione condizionata in scadenza il prossimo 30 marzo, con probabile chiusura già dal 1° aprile dell’unico nido funzionante;
6. Rilevante rischio di perdere 534.548,74 euro del primo riparto, assegnati per la ristrutturazione dei nidi comunali di Archi e Gebbione, (da spendere entro giugno p.v), in considerazione che a tutt’oggi non solo i lavori non hanno avuto inizio ma non risulta indetta neanche la gara per il loro affidamento, con conseguente rischio di compromettere 1.107.649,82 euro destinati alla gestione dei nidi per l’anno 2016/2017, con avvio a settembre p.v.
Rileviamo che mentre con il primo piano di intervento, predisposto durante il periodo di commissariamento dell’Amministrazione Comunale, era stato finanziato l’intero importo disponibile di 1.461.858,00 euro, con il secondo piano di intervento, predisposto dalla nuova Amministrazione comunale con la collaborazione di Action Aid, si è invece subita la cospicua perdita di 966.650,58 euro, rispetto alle risorse rese disponibili per il Comune di Reggio Calabria. Tale circostanza rappresenta un segno evidente dell’incapacità di programmare tutte le somme messe a disposizione dall’autorità di gestione, sopratutto in considerazione che le stesse erano state assegnate ai Comuni senza procedure concorsuali o competitive e pertanto utilizzabili, in toto, con la sola presentazione di un efficace e coerente piano di intervento.
Vi è di più, l’apertura del nido aziendale del Cedir, così come i lavori di ristrutturazione dei nidi comunali di Archi e Gebbione sono solo diretta conseguenza del primo piano di intervento predisposto durante il periodo di commissariamento e come tale da considerarsi, per l’attuale amministrazione, una positiva eredità; mentre a causa dei preoccupanti ritardi attuativi di tali interventi, programmati sin da agosto 2014, e di insufficienti livelli di avanzamento della spesa é elevato il rischio della perdita di tali risorse poiché, allo stato, su 1.461.858,00 euro il Comune di Reggio Calabria ha utilizzato solo 73.092,00 euro, ed ormai è prossimo il 30 giugno, termine ultimo per la spendibilità del finanziamento assegnato con il primo riparto.
E’ chiaro quindi che la cooperazione di ActionAid con il Comune di Reggio Calabria non ha sortito, ad oggi, gli effetti desiderati, sia per le perdite di risorse finanziate con il secondo riparto, che per lo scarso utilizzo delle risorse ereditate dal primo piano di intervento, in particolare quelle relative alla riapertura dei nidi comunali di Archi e Gebbione per i quali, dopo la manifestazione pubblica dello scorso mese di giugno i lavori non risultano allo stato neanche appaltati.
Non c’è da stare allegri, se il futuro dei bambini di questa città si gioca su manifestazioni mediatiche e campagne di promozione nazionale, quando poi dietro questo apparente senso di responsabilità si cela invece la cronica incapacità di fare programmazione e la scarsa lungimiranza nell’attuazione degli interventi.
A fronte di 4.608 bambini, da 0 a 2 anni, ancora tutt’oggi tutti rimangono in silenzio: amministratori della città, consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, organismi di categoria e tace purtroppo anche Action Aid che all’epoca si era autoreferenziata nel ruolo di “futuro tutore” per il corretto utilizzo delle risorse assegnate dal Pnscia.
Se da soli questi bambini non possono ottenere un’adeguata tutela adeguati tocca a noi, adulti responsabili dell’azione educativa, impegnarci per chiedere che questi bambini siano riconosciuti soggetti a pieno diritto nel prossimo futuro della città.
Come Uil Scuola continueremo a rappresentare l’esigenza di un presidio stabile di controllo e di stimolo affinché si utilizzino tutte le risorse finanziarie disponibili dal piano di azione e coesione, si programmino servizi educativi stabili e duraturi nel tempo e si costituisca un tavolo tecnico con gli attori fondamentali del sistema educativo per ampliare l’offerta dei servizi e garantire la loro qualità educativa.

Uil scuola paritaria e privata