Reggio, il comandante della Legione Calabria incontra gli studenti della provincia
redazione | Il 20, Apr 2012
Iniziativa dell’associazione Riferimenti
di SILVIO MARAGUCCI
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Reggio, il comandante della Legione Calabria incontra gli studenti della provincia
Iniziativa dell’associazione Riferimenti
di Silvio Maragucci
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Questa mattina, nella Scuola allievi Carabinieri di Reggio Calabria, nel quadro delle iniziative dell’associazione Riferimenti, coordinamento nazionale antimafia, il comandante della Legione Calabria generale Adelmo Lusi, ha incontrato gli alunni di alcune scuole medie della provincia di Reggio Calabria per affrontare il tema della legalità.
Moderatrice della conferenza Adriana Musella, presidente di Riferimenti, la quale ha inizialmente ringraziato la platea per la notevole presenza sia delle scuole medie di tutta la provincia sia per la partecipazione all’incontro degli allievi della Scuola allievi carabinieri di Reggio Calabria. Nel suo intervento, la Musella ha ricordato all’uditorio quanto sia importante, soprattutto per i giovani, interessarsi al tema della legalità, in un territorio come quello calabrese, troppo spesso protagonista di vicende legate alla criminalità organizzata. “Oggi è importante, fondamentale, far conoscere, da vicino, ai giovani studenti, le istituzioni e in particolare l’arma dei carabinieri, sempre in prima fila nel combattere la malavita organizzata. Sin da giovani, nei nostri territori, si deve maturare l’idea che le mafie possono essere sconfitte attraverso il rispetto sia del prossimo che della legge”. La dottoressa Musella, in conclusione non ha esitato a ricordare, agli astanti, il prossimo appuntamento organizzato dall’associazione civile Gerbera gialla, per commemorare il trentennale della morte di suo padre, l’imprenditore Musella (3 maggio 1982), ucciso per mano dei mafiosi, per essersi opposto alla sopraffazione e all’arroganza ‘ndranghetista.
La parola è poi passata al vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Alessandro Nicolò, il quale dopo i dovuti ringraziamenti alle autorità della Benemerita presenti in sala, ha sottolineato sulla stessa linea dell’intervento precedente, quanto sia importante infondere nelle coscienze dei più giovani la cultura della legalità. “Il buon esempio lo diamo noi amministratori, con il nostro modo di fare politica nell’interesse della collettività. Le nostre scelte oggi, ricadono inevitabilmente sul futuro dei nostri figli; motivo per cui non possiamo sottrarci dal consegnare loro un avvenire migliore di quello presente. L’etica, la morale, i comportamenti in generale delle istituzioni devono necessariamente ispirarsi al rispetto di tutte le normative , anche quelle, apparentemente, più banali come i regolamenti, le consuetudini, gli usi. Anche il rispetto del codice della strada rientra nel campo della legalità”. In conclusione l’on. Nicolò ha affermato che “rispettando le norme del nostro ordinamento, nel loro complesso, possiamo coscientemente formare la cultura civica di coloro che saranno, un domani, gli amministratori, la classe dirigente futura”.
L’ultimo, ma non meno importante, intervento è stato affidato al Comandante della Legione Calabria dell’arma dei Carabinieri Lusi. “Il Comandante Generale dei carabinieri, generale del corpo d’armata Leonardo Gallitelli, informato di questa iniziativa, mi ha incaricato di porgere i suoi saluti a tutto l’uditorio – ha spiegato Lusi, non esitando inoltre, a congratularsi con tutti i professori presenti all’iniziativa, per avere accompagnato gli alunni delle scuole medie della provincia di Reggio. Lusi ha quindi sottolineato l’importanza del loro ruolo di insegnanti che a volte, più delle famiglie, hanno l’onere e la possibilità di formare la nuova generazione, alla luce dei principi del vivere civile e della legalità. L’intervento è stato dedicato inizialmente, alla descrizione dell’organizzazione logistica dell’arma dei carabinieri sul territorio calabrese. “In Calabria vi è un comando regionale, collocato a Catanzaro – ha sottolineato Lusi – a cui fanno capo cinque comandi provinciali, uno per ogni provincia calabrese, retti da colonnelli. Nell’ambito dei comandi provinciali operano trenta comandi di compagnia diretti da capitani. Infine, nell’ambito delle compagnie esistono le stazioni, presenti a livello capillare sul territorio. La legge non è altro che la continua ricerca, operata dall’uomo, di regole di comportamento comuni per tutti i cittadini, in modo che ognuno di noi possa avere dei riferimenti certi su ciò che è consentito fare o meno. La legge, ed il rispetto della stessa, è il caposaldo imprescindibile della civile convivenza. La legalità, intesa come valore – ha continuato – non è sempre percepita come indispensabile per la crescita economica , culturale e sociale, ma risulta quasi un impedimento. Solo cosi possiamo interpretare tutti quei comportamenti, non rispettosi delle regole, che vengono adottati senza percepirne la loro illiceità”. In conclusione il generale ha dichiarato che “sconfiggere la cultura dell’illegalità non è un compito facile, ma percorrendo il territorio calabrese, ho notato che la speranza non è vana. Sono a contatto, ogni giorno con persone, con calabresi, che non accettano più questo stato di cose e intendono voltare pagina per risollevarsi dal baratro verso cui siamo destinati. Solo coltivando la cultura della legalità, giorno per giorno, incominciando dalle piccole cose, possiamo veramente adoperarci per estirpare, con la vostra collaborazione e con l’operato delle forze dell’ordine, il fenomeno mafioso dalle nostre terre”.
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