Reggio, intensa attività del Nucleo di Polizia Forestale Repressione di molti reati in tutto il territorio provinciale
Traffico e smaltimento illecito di rifiuti, repressione dei reati nel settore agroalimentare, antibracconaggio, contrasto all’abusivismo edilizio, contrasto al maltrattamento degli animali, lotta al fenomeno del caporalato e dello sfruttamento di soggetti extracomunitari; questi sono solo alcuni degli ambiti operativi perseguiti dal NIPAF (Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Forestale) del Comando Provinciale CFS di Reggio Calabria, in stretta sinergia con i Comandi Stazione presenti in tutto il territorio provinciale.
L’attività di controllo e contrasto alla criminalità è stata ulteriormente potenziata nell’ambito del c.d. “Focus ‘ndrangheta”, piano di azione nazionale e transnazionale contro la criminalità organizzata, che vede coinvolte in sinergia tutte le forze di polizia presenti sul territorio, che operano sotto le direttive del Prefetto di Reggio Calabria, Dr. Claudio Sammartino, ed il coordinamento operativo della Questura di Reggio Calabria.
Risultati Operativi
Nel corso del primo trimestre 2016 sono stati effettuati complessivamente 772 controlli, durante i quali è stata verificata la posizione di 208 persone, sono state controllate 70 aziende ed effettuate 14 perquisizioni domiciliari. Sono state tratte in arresto, inoltre, 9 persone, per reati che vanno dalle false dichiarazioni a Pubblico Ufficiale, al furto di legname, fino al danneggiamento aggravato da metodo mafioso.
Sequestrati inoltre 3 frantoi oleari non in regola con le normative antinquinamento e 3 pozzi di approvvigionamento idrico abusivi. Nel trimestre in esame sono state complessivamente contestate violazioni amministrative per un totale di 450.000 euro.
In particolare:
Smaltimento illecito di rifiuti – Inquinamento delle acque
E’ questo il settore di indagine che da alcuni anni catalizza maggiormente l’attività investigativa condotta dal NIPAF (Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Forestale) del Comando Provinciale di Reggio Calabria, sotto lo stretto coordinamento delle Procure della Repubblica presso i tre Tribunali presenti in provincia. Molte delle indagini, tuttora in corso, sono volte a colpire strutture della criminalità organizzata operante in questo lucroso business, attivo soprattutto nel traffico di rifiuti speciali e pericolosi. Le stesse hanno portato al sequestro di 12 discariche abusive per gestione illecita dei rifiuti (ex art. 256 D.lg 152/2006) .
Sequestrati, inoltre, 3 frantoi oleari per il reato di inquinamento ambientale.
Sfruttamento lavoratori agricoli – Caporalato
Il fenomeno del caporalato è posto sotto particolare attenzione da parte del N.I.P.A.F., in quanto se ne prevede la crescita in conseguenza del disagio sociale connesso alla presenza di numerosissimi lavoratori extracomunitari spesso privi di permesso di soggiorno. Ciò crea un substrato ideale per gli interessi della criminalità organizzata che sfrutta abilmente e senza remore morali tali soggetti. Nel corso del trimestre appena trascorso, unitamente alle altre forze di polizia, sono stati controllati 5 siti utilizzati quale dormitorio da parte degli extracomunitari, risultati in condizioni igienico-sanitarie del tutto fatiscenti. In tale contesto, anche a seguito di specifiche attività info-investigative, sono stati denunciati diversi soggetti per aver svolto attività riconducibili alla funzione di “caporale”.
Tutela del territorio
L’attività in difesa del territorio, nella sua più ampia accezione, vede il NIPAF attivamente impegnato nella repressione del furto di legname, nella repressione dell’abusivismo edilizio e dello sfruttamento delle risorse naturali quali beni dell’intera collettività.
Le indagini nel settore delle attività silvo-colturale hanno portato alla denuncia di 6 soggetti per furto di legname e danneggiamento aggravato dal metodo mafioso, essendo quest’ambiente spesso di preminente interesse delle consorterie criminali operanti in provincia.
Per quanto riguarda lo sfruttamento di acque pubbliche, infine, le indagini hanno portato al sequestro di 3 pozzi di emungimento idrico risultati completamente abusivi.
Il lavoro di prevenzione e repressione del Corpo forestale dello Stato è in pieno svolgimento, anche grazie alle numerose segnalazioni che provengono da parte di singoli cittadini ed Associazioni alla Centrale Operativa attraverso il numero di pronto intervento 1515.