Reggio, la Giovane Italia occupa la sede del Pdl: oggi seconda giornata
redazione | Il 16, Giu 2012
“Siamo solo militanti che chiedono a gran voce un rinnovamento ed un cambio di rotta generale, sia in ambito nazionale che locale”
Reggio, la Giovane Italia occupa la sede del Pdl: oggi seconda giornata
“Siamo solo militanti che chiedono a gran voce un rinnovamento ed un cambio di rotta generale, sia in ambito nazionale che locale”
Riceviamo e pubblichiamo:
Alla luce di quanto letto stamane su alcuni quotidiani locali ci sentiamo in diritto e in dovere di evidenziare quelle che sono state le false, o quanto meno distanti dalla realtà dei fatti, notizie riportate. L’occupazione che ci ha visto protagonisti ieri ed oggi, è stata una manifestazione organizzata dalla Giovane Italia per la Giovane Italia senza distinzioni d’area. L’organizzazione della stessa è stata ordine del giorno di una riunione dove gran parte dei militanti hanno espresso approvazione per la realizzazione della protesta, concretizzatasi nella giornata di ieri e che oggi prosegue con forza e determinazione. La presenza massiccia dei componenti della Giovane Italia è la prova di come questa iniziativa, oltre ad essere stata particolarmente condivisa, ha coinvolto tutta la base e buona parte dei vertici del movimento giovanile. Teniamo a precisare che l’obiettivo dell’occupazione non può essere limitato alla sola richiesta di maggiore autonomia mediante l’accesso libero alla sede del PDL, ma abbraccia una serie di richieste di rinnovamento e riorganizzazione sia del partito che della stessa Giovane Italia, a livello nazionale e locale. È chiaro che il gesto compiuto non potrà considerarsi l’ultimo qualora i nostri interlocutori dovessero rimanere sordi alle nostre sacrosante richieste, richieste che vanno ben oltre la mera amministrazione partitica poiché riguardano la gestione della cosa pubblica ed il futuro di tutti i nostri coetanei. Apprezziamo gli atti di solidarietà piovuti da ogni parte d’Italia ed immediatamente incassati tramite i social network. La nostra operatività ci ha permesso di raggiungere i posti più impensati del paese anche grazie al canale interattivo di Liberamente tv che ha collegato la protesta a centinaia di utenti attaccati al proprio pc fino a notte inoltrata. Possiamo reputarci soddisfatti del risultato ottenuto, primariamente perché l’Italia ha dimostrato di essere con noi, e secondariamente per la presenza fisica di tanti esponenti di spicco del PdL all’iniziativa. Sapevamo di non poter subito cambiare lo stato delle cose, ma è un primo passo che siamo sicuri ci condurrà alla vittoria.
Lorenzo Micari – dirigente comunale Giovane Italia
Federico Milia – Presidente regionale VIS (Voce dell’Italia Studentesca)
LE MOTIVAZIONI
Qualcuno parla di invecchiamento precoce; altri, invece, ne celebrano già il funerale. Di sicuro il Popolo della Libertà non è il partito che tutti auspicavamo diventasse. Malgrado i sacrifici di quanti, abbandonando i propri cari simboli, speravamo nella costituzione di una grande forza di governo, il Pdl oggi appare come un involucro con sempre meno contenuti oltre che in caduta libera per ciò che concerne i sondaggi. Ed a farne le spese sono principalmente i giovani che, sicuramente, più di tutti hanno investito tempo e speranze in questo grande progetto. Il risultato: un dissanguamento di militanza ed un dimagrimento di idee e valori.
Oggi reputiamo di aver toccato il fondo, anche a causa dell’appoggio incondizionato al Governo Monti. Per questo la comunità della Giovane Italia di Reggio Calabria decide di occupare la sede provinciale del PdL, simbolo del partito in questo comprensorio d’Italia. Lo facciamo con la consapevolezza che, molti, gli affaristi, i perditempo, ci condanneranno e cecheranno di punirci. Ma lo facciamo per tutti quelli che credono ancora nella buona e sana politica e che vedono in noi giovani un barlume di speranza che porti ad una svolta concreta della politica italiana.
I motivi, nel dettaglio, sono molti che ci spingono ad un gesto così estremo. Il primo è quello di avere a cuore il nostro partito; non ci reputiamo né formattatori, né azzeratori, siamo solo militanti che chiedono a gran voce un rinnovamento ed un cambio di rotta generale, sia in ambito nazionale che locale. Certo sappiamo distinguere il buono dal marcio e, pur nella consapevolezza che tanti in questo momento stanno ben lavorando, non vogliamo risparmiare nessuno.
La nostra base di partenza è il documento programmatico stilato dalla Giovane Italia ed approvato unanimemente dai congressi PdL celebratisi qualche mese fa a Reggio. In esso sono contenuti una serie di punti che speravamo venissero presi in considerazione ma che purtroppo sono stati tutti disattesi. Avevamo chiesto un maggiore coinvolgimento dei giovani nella gestione del partito, che non si limitasse però al tipico “prestare il fianco”, a riempire le piazze, o a fare i lavori più “sporchi” e duri. E tutto anche attraverso i canali che ci vedono in questo momento forza di governo quasi dovunque. Ed invece, non solo questo non è accaduto, ma addirittura ci siamo ritrovati a dover ingoiare dei rospi senza essere coinvolti ed informati su questioni di nostra pertinenza. Avevamo detto di non volerci più sentire ospiti a casa nostra, ma ancora oggi, malgrado le ripetute promesse, non ci è consentito operare all’interno della sede di partito con tranquillità ed autonomia, dovendo segnalare la nostra eventuale presenza con largo anticipo. Era stata fatta poi una promessa, quella di dare più attenzione ai problemi giovanili, quali disoccupazione, spazi sociali, ecc, ma ad oggi è ben poco quello che si è potuto vedere e con riferimento a qualche sporadico ente. Ed ancora è mancato il sacrosanto riferimento alla cultura della legalità. I valori messi in discussione dalla ‘ndrangheta devono consentire al Popolo della Libertà, a tutte le istituzioni, di fare la propria parte nella lotta alla criminalità organizzata, partendo da una pulizia senza quartieri ed allontanando chi è in odor di mafia.
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