“Chi pretende di governare la città camminando sulle orme degli altri è destinato a non lasciare traccia”. Questa è la metafora chiaramente riferita al candidato Falcomatà alla quale Aurelio Chizzoniti concludendo la campagna elettorale per la lista “Reggio nel Cuore” ha fatto riferimento puntualizzando che si governa con l’ingegno, l’esperienza, il coraggio, la determinazione, la competenza che rappresentano i requisiti essenziali che scandiscono l’idoneità attitudinale alla carica di Sindaco in una città polveriera quale è, secondo Chizzoniti, Reggio Calabria. Infatti, la gravissima realtà reggina è incompatibile con qualsivoglia imbottigliatore di nuvole che con discutibile talento narrativo si prospetta quale luce riflessa di un passato i cui effetti parentelari non bastano per affrontare adeguatamente un panorama politico alquanto peculiare diviso negli interessi e paralizzato nell’azione innovatrice da forze non sempre occulte. Chizzoniti ribadisce che la scelta di chiudere la campagna elettorale a Pellaro presso la struttura aziendale del capolista Caminiti – testimone di giustizia – ubbidisce alla irrinunciabile finalità di percorrere itinerari prettamente legalitari e per far capire “urbi et orbi” che Gaetano Caminiti non sarà lasciato solo. Il candidato a Sindaco ha ripercorso quindi tutte le tappe di una intensa attività politico-istituzionale che lo ha portato ad affrontare problemi di estrema gravità e rilevanza a tutela di chi voce non ha come i dipendenti della Sogas, di Villa Betania, di Calabria IT, della fondazione Terina che, così come quelli dell’Atam, da mesi non percepiscono lo stipendio, richiamando anche le assunzioni pilotate in Fincalabra oggetto di puntuali investigazioni da parte della competente magistratura. Con riferimento alle linee programmatiche depositate dalla lista “Reggio nel Cuore” l’aspirante primo cittadino puntualizza che sono aperte a tutti i contributi di chiunque volesse suggerire integrazioni, correzioni e quant’altro utile a concorrere al rilancio della Città in un ottica metropolitana che non può essere ulteriormente parolaia ma tradotta sul terreno realizzativo. Non ci sarà spazio, prosegue Chizzoniti, per mele marce all’interno della burocrazia i cui migliori esponenti devono essere recuperati alla causa cittadina che postula una sana gestione delle risorse finanziarie nella cui ottica preannuncia la costituzione di pool tecnici preposti al sistematico controllo strategico dell’attività di gestione volta alla realizzazione degli obbiettivi perseguiti attraverso la funzione di indirizzo politico. Confermando il conferimento dell’incarico di Assessore al Bilancio ad un Magistrato in servizio presso la Corte dei Conti e di quello ai Servizi Sociali ad un Sacerdote organico alla Curia reggina conclude ribadendo l’impegno di continuare a spendersi al servizio della collettività servendo l’idea senza servirsene sempre e comunque “padrone della mia volontà e schiavo della mia coscienza, ovvero senza padrini, senza padroni e senza tutori interfamiliari”.