Reggio, Parco Caserta e il mutismo del sindaco Falcomatà Il Partito Comunista d'Italia ha denunciato pubblicamente la decisione del Comune di vendere il parco
Nonostante siano passati oltre tre giorni dallo svolgimento della splendida e partecipatissima manifestazione pubblica (oltre 300 persone presenti) indetta dai generosi e splendidi cittadini del Comitato per la salvaguardia di Parco Caserta, finalizzata a denunciare pubblicamente la decisione della giunta Falcomatà della vendita, già effettuata, di una parte e della contestuale prossima alienazione di un’altra porzione del medesimo parco, siamo costretti ad assistere all’inaccettabile atteggiamento spocchioso e altezzoso del muto e silente sindaco Falcomatà.
Infatti, il sindaco di Reggio, sempre più solo e distante dalla città reale, chiuso nel suo ormai decadente fortino non ha sentito il dovere etico, politico e morale di rispondere alle tante motivate e giustificate domande che, sulla vicenda Parco Caserta, i cittadini hanno reiteratamente posto alla sua fallimentare amministrazione.
Come abbiamo evidenziato attraverso carte e documenti, le responsabilità della giunta Falcomatà riguardo Parco Caserta sono enormi ed inequivocabili.
Onde evitare equivoci o confusione, ricordiamo che lo scorso 22 gennaio, dopo la nostra denuncia pubblica che paventava il rischio della vendita a privati di pezzi del Parco, l’assessore comunale al verde…privato Zimbalatti detto Zimba dichiarò, al netto di una lunga serie di insulti nei nostri riguardi, di non saperne nulla e che, comunque, il comune non avrebbe venduto nulla, addebitando la colpa di quanto accaduto alla giunta Scopelliti e ai Commissari.
Alla faccia della verità, esattamente dopo soli quattro giorni nei quali vi erano un sabato e una domenica, vale a dire il 26 gennaio scorso, il Comune di Reggio si presentò da un notaio per formalizzare la vendita di una porzione del Parco.
Inoltre, come noto, abbiamo evidenziato, smentendo palesemente l’assessore comunale al verde…privato Zimbalatti detto Zimba, l’esistenza di ben due delibere, una della giunta Falcomatà del luglio 2015 e l’altra del Consiglio comunale del settembre 2015, nelle quali, entrambe assunte alla presenza e con il voto favorevole del sindaco e di Zimbalatti detto Zimba (quest’ultimo con diritto di voto solo in giunta), si decise formalmente la messa in vendita del Parco Caserta.
Insomma, il silenzio di Falcomatà è coniugato al comportamento dell’assessore al verde…privato Zimbalatti detto Zimba che in una qualsiasi città di un normale paese democratico, per molto meno, si sarebbe già dimesso.
Ma, evidentemente, la fallimentare giunta Falcomatà ha dimenticato la Svolta e la discontinuità che aveva promesso di volere realizzare.
Ebbene, a fronte di questi atteggiamenti che rasentano un vero e proprio disprezzo nei confronti dei cittadini, siamo sempre più convinti della giustezza della battaglia che, insieme a tutti i cittadini appartenenti a qualunque credo e fede politica, abbiamo intrapreso per difendere il Parco Caserta e per salvaguardare i Beni Comuni.
Anzi, ribadiamo, ancora una volta, che non ci fermeremo e andremo avanti, senza sosta e con ogni mezzo legale, per evitare che si realizzi il nefasto disegno di vendita deciso dalla giunta guidata dal muto Falcomatà.
Ovviamente, insieme ai reggini, siamo in attesa delle inevitabili dimissioni e dell’assessore al verde…privato Zimbalatti detto Zimba che, ormai, è, oggettivamente e politicamente, incompatibile con l’incarico amministrativo,