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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 03 DICEMBRE 2024

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Reggio, proseguono incontri associazione Anassilaos Stasera la presentazione di "Isole nere/5 racconti nelle isole del vento"

Reggio, proseguono incontri associazione Anassilaos Stasera la presentazione di "Isole nere/5 racconti nelle isole del vento"
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di Caterina Sorbara

Proseguono intensi a Reggio Calabria, gli incontri estivi promossi dall’Associazione Culturale Anassilaos. Stasera al Lido Stella marina di Pentimele alle ore 19,30, nell’ambito dei “Mercoledì d’Autore/Libri in riva al mare, promossi con Laruffa Editore, si terrà la presentazione del noir del regista e autore di fiction per il cinema e la televisione Fernando Muraca, “Isole nere/5 racconti nelle isole del vento” (Laruffa Editore) con l’intervento di Cristina Marra, critico letterario, Direttore collana Emozioni D’Inchiostro Noir.

L’autore fino agli anni 2000 ha lavorato come sceneggiatore, story editor e produttore creativo per la televisione in fiction messe in onda in prima serata nelle reti nazionali di molti paesi occidentali. Dal 2000 la sua attività prevalente è quella di regista e autore di film.

Fra le serie che ha diretto come regista Don Matteo e Il commissario Rex.
Nel 2014 scrive e dirige per il cinema La terra dei santi, dove affronta il tema della ’ndrangheta da un punto di vista delle donne. Il lungometraggio riceve moltissimi premi in Italia, Francia, Germania e partecipa a numerosi festival in tutto il mondo.

Nel 2015 pubblica Dieci Giorni-Storia di un amore per i loghi di Città Nuova.
Isole nere rappresenta il suo esordio nella letteratura noir. Al centro dell’opera la figura di una donna commissario a Lipari, Isabella. È bella ma si nasconde, è intuitiva, quasi una strega ma non ne approfitta. Isabella ha una ferita in fondo al cuore, un’ombra che l’accompagna sempre, un dolore che le ha scavato dentro qualcosa di tragico. Lì in quell’abisso ha coltivato la sua capacità di scrutare l’animo umano e di questo trae profitto per le sue indagini, per risolvere gli efferati omicidi su cui indaga. È una solitaria ma può contare su alcuni amici. Il primo è Carmelo, il suo fedele Carmelo, un poliziotto del suo commissariato che è sempre di buonumore. La segue ma non la capisce perché le indagini Isabella prima di tirarle fuori le rumina dentro e allora il tracagnotto assistente è costretto a trotterellare fra un ordine e un altro senza capire niente e allora sbuffa e si lamenta e infila in mezzo al dolore che travolge un sorriso che spesso Isabella raccoglie. Le isole sono nere ma ci sono il mare e il vento che portano odori e sono come un balsamo e si continua a vivere, a sperare.

Domani, invece, alle ore 21,00 nel Chiostro di San Giorgio al Corso, nell’ambito dell’Incontro con l’Autore, l’Anassilaos presenta il romanzo della scrittrice reggina (nata a Palizzi) Ada Murolo “Si può tornare indietro” (Astoria) con l’intervento del pro. Francesco Idotta, studioso di filosofia e critico letterario. L’autrice, che ha vissuto a lungo a Trieste risiede a Roma dal 1992.
Laureata in Lettere classiche, ha insegnato Letteratura italiana e latina in varie città italiane e in Croazia. Nel 2008 ha pubblicato un libro di racconti, La città straniera (Città del Sole) e nel 2013 il suo primo romanzo, Il mare di Palizzi (Frassinelli), con cui ha vinto il premio Rhegium Julii – Selezione Opera Prima, si è classificata tra i tre finalisti del premio Porta d’Oriente 2013 e ha ottenuto il Premio speciale della giuria del premio Il Molinello 2014.

E’ il 4 novembre 1954. In quel giorno Trieste festeggia l’annessione all’Italia e tutta la città confluisce in piazza Grande. Arriva Berta, donna giovane ma segnata da una relazione andata male. Lei, ragazza di città, non è riuscita a inserirsi nel mondo contadino romagnolo e a trovare un modo per comunicare con il marito. E dopo dieci anni di matrimonio è da poco tornata a Trieste con le figlie. Arriva Alina, vecchia compagna di scuola di Berta. Di cognome fa Rosenholz e nei lager ha perso tutta la famiglia, e anche se stessa. Rimpatriata a Trieste, non riesce a ricordare nulla di sé e l’unica sua destinazione rimane l’ospedale psichiatrico San Giovanni.
Persa in un mondo confuso, Alina è uscita per sbaglio dall’istituto e quella mattina finisce in piazza insieme a migliaia di persone senza sapere esattamente dove si trovi e perché ci sia tutta quella folla. D’improvviso, il suo sguardo cade su una coppia di misteriosi orecchini a trifoglio che riaccendono una luce nella sua mente…. L’azione del romanzo dura solo un giorno…

Ma nel corso della giornata vediamo scorrere le storie di Berta e di Alina, sconosciute a se stesse prima, ma con una speranza di una nuova vita, un nuovo inizio, un nuovo riconoscimento di sé e degli altri.