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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

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Reggio, rubate le giostre alla scuola dell’infanzia Galluppi L’assessore Nucera: «Chi ruba delle giostre nega ai bambini il diritto alla felicità». Marziale: "Attacco all'istituzione che può aiutare i giovani"

Reggio, rubate le giostre alla scuola dell’infanzia Galluppi L’assessore Nucera: «Chi ruba delle giostre nega ai bambini il diritto alla felicità». Marziale: "Attacco all'istituzione che può aiutare i giovani"
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REGGIO CALABRIA – Sono state rubate nella notte le giostre della scuola dell’infanzia Galluppi ubicata presso l’Istituto Boccioni nel quartiere di Gebbione. A dare notizia dell’accaduto è l’Assessore all’Istruzione del Comune di Reggio Calabria Anna Nucera, che ha comunicato il rammarico del Sindaco Falcomatà e degli altri membri dell’esecutivo comunale.

«Potrebbe sembrare un atto banale – ha commentato l’Assessore Nucera – perché in fondo qualcuno potrebbe dire che si tratta solo di un paio di giostrine. Eppure credo sia un gesto davvero grave, perché rubare delle giostre significa rubare ai nostri bambini il diritto alla gioia e alla felicità».

«Un atto – ha aggiunto Nucera – che ritengo debba farci riflettere per due motivi: il primo è che individui senza scrupoli hanno avuto la possibilità di agire indisturbati in una notte d’estate, quando il caldo non ci fa dormire, in un cortile di una scuola che non è ubicata in una zona isolata, ma al centro di un popoloso quartiere. Possibile che nessuno abbia visto nulla? Trattandosi di refurtiva ingombrante è probabile che sia stato utilizzato un camion per portare via le giostrine. Possibile che nessuno si sia accorto di quei movimenti strani e abbia sentito il dovere di fare una telefonata, anche anonima, per avvisare le forze dell’ordine. Il secondo motivo di riflessione è che ancora una volta nella nostra città qualcuno pensa di accanirsi contro i bambini, che sono la parte più indifesa, e certamente incolpevole, della nostra comunità».

«L’anno scorso – ricorda l’Assessore Nucera – era stata data alle fiamme la scuola dell’infanzia di Santa Venere, in corso di ristrutturazione, si era tentato di incendiare le giostre dentro il parco Botteghelle, subito dopo è stata la volta degli atti di vandalismo all’asilo nido di Archi, e poi ancora il Parco Caserta e subito dopo le giostre della villetta di Spirito Santo, ed oggi ci troviamo di fronte all’increscioso episodio che ha coinvolto ancora una volta il Parco Botteghelle, con il canestro divelto, ed in ultimo il furto delle giostre della scuola dell’infanzia Galluppi. Dove arriveremo di questo passo? E’ evidente che chi vuole male a Reggio, chi pensa di anteporre il proprio interesse personale al bene della collettività, sembra proprio non volersi fermare davanti a nulla, neanche alla gioia dei nostri bambini».

MARZIALE

“Il furto delle giostre alla scuola ‘Galluppi’ di Reggio Calabria si inserisce in un contesto di danni ad istituti scolastici, sul territorio regionale oltre che cittadino, che non può continuare ad essere considerato mera coincidenza”. Lo afferma in una dichiarazione il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale.

“Quando i numeri diventano quantitativamente esponenziali, abbiamo il dovere di leggere gli accadimenti per quello che sono, ossia attacchi all’istituzione che più di ogni altra può aiutare le giovani generazioni a smarcarsi dalle logiche criminali e costruire un tessuto per il futuro fondato sui canoni della democrazia e della legalità. Ascoltando al telefono stamattina la dirigente scolastica Antonella Puntillo – prosegue Marziale – ho appreso che per portare via le giostre era necessario quantomeno un camioncino, e allora chiedo come mai sia possibile che nessuno si sia potuto accorgere di nulla in una zona frequentatissima. Se davvero la Calabria vuole cambiare, allora diventa necessaria la collaborazione di tutti, altrimenti il cambiamento non rimane che mera utopia, la stessa che ha illuso decine di generazioni. Quando i reati sono contro qualcosa che riguarda la socializzazione e l’acculturazione dei bambini, tutto diventa più grave, perché è da loro che passa il progetto della Calabria che si vuole e che non c’è”.