Reggio, sale per il gioco d’azzardo vicino alle scuole L'Osservatorio sulla 'ndrangheta lancia l'allarme
Sale slot quasi affiancate alle scuole, come nel caso dell’Istituto tecnico commerciale Ferraris, dell’I.T.I.S. Panella e Vallauri o dell’istituto tecnico Raffaele Piria. E’ quanto evidenziato dall’Osservatorio sulla ‘ndrangheta attraverso una mappa di georeferenziazione (google maps) in cui è possibile individuare la contiguità di luoghi sensibili come le scuole con le sale per il gioco d’azzardo, in qualche caso addirittura affiancate alle strutture scolastiche. Nella mappa di georeferenziazione sono state censite 20 scuole ma la rilevazione è in costante aggiornamento ed è possibile consultarla presso il seguente link pubblico: http://bit.ly/ZTC8CS. Un lavoro che adesso l’Osservatorio della ndrangheta offre a tutti i candidati Sindaco per riflettere riguardo ad un vero e proprio dramma sociale che danneggia la salute delle persone, specie le più fragili, e incide negativamente sui comportamenti di bambini, giovani, famiglie. La mappa, quindi, potrebbe rappresentare un prezioso strumento da cui partire per elaborare un regolamento comunale che prenda in seria considerazione il problema, per tutelare i soggetti maggiormente vulnerabili e prevenire fenomeni da gioco d’azzardo patologico. La mappa rientra nel lavoro già pubblicato dall’Osservatorio sulla ndrangheta con il quale sono stati censiti oltre 100 locali slot in città, con una indicazione del tasso di crescita negli ultimi tre anni che arriva al 60 per cento. C’è da sottolineare che il 70 per cento circa di questi locali sono concentrati nella zona centro sud della città. Si ricorda che in altre città, Milano su tutte, non è consentito l’insediamento di nuovi locali nel 96 per cento del territorio urbano abitato. E la percentuale salirà addirittura al 99 per cento quando entrerà in vigore il nuovo Regolamento edilizio comunale. E’ giusto e necessario quindi usare tutte le armi della legalità per far diventare anche Reggio, come la capitale meneghina, ‘città no slot’, perché secondo l’Osservatorio della ndrangheta non basta solo regolamentare gli orari, così come ha fatto la terna commissariale fissando con una apposita delibera la chiusura delle saracinesche delle sale slot alle ore 22, ma serve una politica cittadina che prenda in seria considerazione la possibilità di vietare l’apertura delle sale gioco non solo in prossimità delle scuole ma anche dei luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali in ambito socio-sanitario, luoghi di aggregazione giovanile e oratori, strutture ricettive per categorie protette.