Regionali, ecco il programma del Centro democratico Al centro degli impegni infrastrutture, porto di Gioia Tauro e Omeca
La consultazione elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria è un’occasione straordinaria per fare il punto sulle aspettative future della nostra popolazione e non può che apprezzarsi la funzione stimolo che, in atto, svolgono tutti gli Organi d’informazione, anche alla luce delle drammatiche indicazioni che arrivano dal rapporto Svimez 2014.
Il Centro Democratico ha fornito diverse indicazioni sui temi dello sviluppo calabrese, come ben precisato nella più recente conferenza stampa tenutasi a Lamezia Terme alla presenza dell’on. Bruno Tabacci, dell’on. Pasquale Tripodi e del sen. Pietro Fuda, ed ha sottolineato come alcuni di essi, come la nascita della Città Metropolitana di Reggio Calabria, rivestono un ruolo decisivo per il nostro cambiamento.
INFRASTRUTTURE
Il Mezzogiorno nell’ultimo biennio è stato dimenticato. La quota di spesa pubblica in conto capitale destinata al Sud sul totale nazionale è stata del 35% , un livello che è molto distante da quel 45% ritenuto essenziale per attivare una dinamica di convergenza con il resto del Paese.
Centinaia di miliardi sono stati destinati al Nord per finanziare, tra l’altro, le spese dell’Expò 2015, le Olimpiadi di Torino, il passante di Brescia, il sistema Mose a Venezia, la quadruplicazione della Firenze–Bologna, i Porti di Genova e Trieste Monfalcone (tutti molto assistiti finanziariamente), l’interporto di Alessandria, il Terzo Valico, le TAV.
Alla Calabria hanno cancellato i fondi d’investimento per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, ma, in alternativa, non hanno realizzato alcuna piattaforma logistico-infrastrutturale in ottica mediterranea necessaria per attrarre investimenti: mi riferisco ai settori della portualità, ed in particolare a Gioia Tauro, alla rete ferroviaria ancora penalizzata dall’altezza delle gallerie e dalla mancata realizzazione della TAV, alla rete autostradale jonica, alle pedemontane, agli aeroporti, ma anche alla sanità, alla promozione della cultura.
La perdita di posti di lavoro nel 2013 è stata la peggiore di tutti i tempi ed ha investito tutti i settori della vita produttiva.
L’aspettativa di rilancio per il Centro Democratico risiede nella decisa volontà di azionare la spesa pubblica, ma anche nella capacità di rigenerare i centri urbani, nel rilancio delle aree interne, negli investimenti ambientali (depurazione, smaltimento rifiuti, valorizzazione dell’ambiente), nella politica del turismo sostenibile e delle città intelligenti, nella qualità della vita, nella Governance dei trasporti specie nell’area dello Stretto ed a Gioia Tauro.
PORTO DI GIOIA TAURO
Il Porto di Gioia Tauro, una risorsa fondamentale anche per il Paese, non può sopravvivere senza una politica mirata allo sviluppo ed alla utilizzazione di tutte le modalità di trasporto.
La centralità del Porto di Gioia Tauro non può essere sacrificata sull’altare delle posizioni egoistiche e dominanti assunte dalla politica e dalla finanza pubblica che favoriscono in modo sfacciato il potenziamento delle Regioni del Nord Ovest e del Nord Est (Genova e Trieste Monfalcone in particolare).
Non può accadere che non si creino alternative ed aggiuntive allo smistamento delle merci via mare e non venga fatto alcun intervento infrastrutturale per rimuovere le difficoltà persistenti sulla rete ferroviaria che è la più competitiva ed economicamente-ecologicamente sostenibile. E’ tollerabile che RFI realizzi solo i progetti del Nord senza alcun investimento di riequilibrio al Sud? E’ possibile che al Sud si progetti e finanzi la TAV solo tra Napoli e Bari e ben tre Regioni (oltre 10 mln di abitanti) siano chiamate a delocalizzare aziende, famiglie e figli perché non possono godere di tali opportunità? E’ questa la domanda che deve porsi la nostra classe dirigente e politica. E’ possibile che al Sud non venga concessa ancora la Zona Economica Speciale, l’unica opportunità che consentirebbe l’attivazione di attività produttive, di logistica e dei servizi di settore.
Ma ci chiediamo anche: perché la Regione Calabria produce atti scientifici riguardanti lo stato del territorio, un’indagine credibile dei fattori in campo ed un’analisi costi/benefici degl’interventi richiesti? Perché non ha lavorato per creare una governance dei trasporti nell’Area dello stretto?
L’azione di trascinamento e di sviluppo economico del Porto di Gioia Tauro è essenziale per l’intera Calabria ed occorre che tutti acquistino coscienza del problema, conquistando i palazzi romani fino ad oggi rimasti lenti e sordi a recepire ogni nostra richiesta.
OMECA
Il 10 novembre Finmeccanica aggiudicherà la gara per la vendita di Ansaldo Breda. Su questa vicenda si gioca anche il futuro delle Officine Meccaniche Calabresi dove insistono centinaia di operai che costituiscono il fiore all’occhiello della meccanica italiana. Occorre fare attenzione e prepararsi a sostenere la storia, la vita ed il futuro dei nostri lavoratori.
Questi sono solo alcuni degli spunti di riflessione e l’impegno affidato ai candidati di Centro Democratico della Città di Reggio Calabria che con orgoglio si augurano di essere protagonisti della nuova stagione politica della Regione Calabria.
Pino Bova – Componente della Direzione Nazionale Centro Democratico