Regionali, il centrodestra propone il voto per il 9 novembre. Jole Santelli incontra Berlusconi
redazione | Il 05, Set 2014
I capigruppo in Consiglio regionale dei partiti di maggioranza hanno scritto alla presidente Stasi per avanzare l’ipotesi sulla data del voto. Scontro tra Santelli e il Pd, mentre esultano le associazioni che si erano rivolte al Tar
Regionali, il centrodestra propone il voto per il 9 novembre. Jole Santelli incontra Berlusconi
I capigruppo in Consiglio regionale dei partiti di maggioranza hanno scritto alla presidente Stasi per avanzare l’ipotesi sulla data del voto. Scontro tra Santelli e il Pd, mentre esultano le associazioni che si erano
rivolte al Tar
CATANZARO – Potrebbe essere il 9 novembre la data utile per svolgere le elezioni regionali in Calabria. Ad avanzare la proposta sono stati i capigruppo del centrodestra in Consiglio regionale, Gianpaolo Chiappetta (Ncd), Ennio Morrone (Forza Italia), Gaetano Ottavio Bruni (Udc), Alfonso Grillo (Lista Scopelliti) e Giulio Serra (Insieme per la Calabria). Sono stati loro a scrivere alla presidente Antonella Stasi per chiedere di fissare definitivamente la data del voto.
Una accelerazione che arriva dopo la sentenza del Tar Calabria con la quale i giudici amministrativi hanno ordinato alla presidnete facente funzioni di fissare la data del voto entro dieci giorni. Un ultimatum che arriva nel pieno delle polemiche tra centrodestra e centrosinistra, pronti ad accusarsi reciprocamente di ritardi e rinvii. La vittoria al Tar è stata conquistata con il ricorso proposto da alcune associazioni catanzaresi. Le stesse che oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nel capoluogo calabrese, hanno sottolineato che è stato così «restituito il diritto al voto ai cittadini dopo un tentativo della politica di negarlo».
Una esultanza che aveva coinvolto anche il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, il quale subito dopo aveva affermato «si è giunti a quello che chiedevamo da tanto, troppo tempo, di ridare voce ai calabresi».
Affermazioni a cui, poche ore dopo, ha replicato la coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli: «La decisione del Tar è davvero una doccia fredda per il Pd che – ha affermato – non avendo né un candidato né un programma, ha fatto di tutto per rinviare la data del voto regionale». Uno scontro acceso, dunque, con un rimpallo di responsabilità che, dopo la sentenza del Tar, si chiude comunque in attesa dell’uficializzazione della data in cui i calabresi torneranno a votare.
Proprio nel centrodestra si registrano anche una serie di indiscrezioni su alcuni incontri romani. Il primo sarebbe avvenuto, secondo l’Adnkronos, tra Santelli e Silvio Berlusconi, proprio per analizzare la situazione calabrese; il secondo tra Dennis Verdini (Forza Italia) e il senatore Antonio Gentile (Ncd). In quest’ultimo caso, lo stesso Gentile ha affermato che «è servito a delineare percorsi comuni tra Fi e Ncd in vista delle elezioni regionali», senza però fare nomi di possibili candidati.
La proposta del 9 novembre, dunque, potrebbe essere verosimile, dal momento che ci sarebbero in questo modo anche i tempi tecnici per svolgere le primarie di coalizione del centrosinistra, mentre occorre comprendere cosa accadrà per quelle istituzionali. Da quest’ultimo punto di vista, ogni decisione potrebbe essere assunta lunedì, quando, alle 12, è in programma l’incontro tra Franco Corbelli, unico candidato alle primarie istituzionali, e la presidente Stasi.
In questo contesto si inserisce il lavoro frenetico delle forze politiche di tutti gli schieramenti. Anche il Movimento 5 Stelle è al lavoro, specie dopo avere smentito un possibile accordo con l’imprenditore Pippo Callipo.
Occorre stringere i tempi per l’individuazione dei candidati presidente, ma anche fare quadrare i conti rispetto agli equilibri interni nella scelta dei candidati al Consiglio regionale. Un lavoro da chiudere in gran fretta, considerato che la sentenza del Tar ha chiuso, ormai, ogni velleità di rinvio del voto a primavera.