“Bisogna potenziare il Porto di Gioia Tauro, facendolo diventare volano di sviluppo”

di CATERINA SORBARA

Regionali, Mario Oliverio ha presentato ieri il suo programma elettorale a Gioia Tauro

“Bisogna potenziare il Porto di Gioia Tauro, facendolo diventare volano di sviluppo”

di Caterina Sorbara

Ieri pomeriggio a Gioia Tauro, presso la terrazza dell’antico Palazzo Baldari, Mario Oliverio candidato alla Primarie del Centrosinistra per la Presidenza della Giunta Regionale, politico di lungo corso, ha presentato il suo programma elettore.
A fare gli onori di casa, Aldo Alessio, già sindaco della città del porto che, nel suo coinvolgente intervento, ha puntualizzato che è necessario per la Piana una piattaforma di sviluppo territoriale, per avere maggiore occupazione.
“Molti sono i problemi che attanagliano la Calabria e, in particolar modo la Piana del Tauro – ha affermato – in primis la disoccupazione giovanile, il Porto, la sanità e i rifiuti. Bisogna rimboccarsi le maniche e ricostruire una nuova Calabria. Mario Oliverio è l’uomo giusto e per questo dobbiamo sostenerlo”.
Nel prendere la parola, Mario Oliverio, ha precisato che le primarie, sono un momento di confronto civile e democratico, è importante che siano i calabresi a decidere chi dovrà rappresentare il centrosinistra.
Continuando, Oliverio ha ribadito che in Calabria la situazione è disastrosa, i tassi di disoccupazione sono alle stelle, anche nelle fasce di età più alte. Moltissime sono le imprese che hanno chiuso.
Bisogna potenziare il Porto di Gioia Tauro, facendolo diventare volano di sviluppo.
Deve essere assolutamente realizzata l’intermodalità ed è molto importante il riuso dei capannoni nell’area industriale.
Bisogna intervenire poi sul problema della sanità (il Piano di rientro non ha tenuto conto dei bisogni e in molti casi ha determinato lo smantellamento dei servizi) e sui rifiuti.

Concludendo il suo intervento, Oliverio ha detto che è necessario fare squadra, essere uniti per costruire una nuova Calabria, una Calabria a misura d’uomo. Interessanti sono stati poi gli interventi di Bruno Morgante, del dott. Eduardo Macino e di Valerio Romano.