“Regionali: si voti alla scadenza naturale di fine novembre” Lo dichiara l'esponente di Forza Italia, Candeloro Imbalzano
“Senza pudore e con una vergognosa faccia tosta! Dopo aver raso al suolo quel che rimaneva della Calabria con una legislatura, quella attuale, la peggiore in assoluto dal 1970, durante la quale la Sanità è precipitata definitivamente negli Inferi, senza che nessuno dei 4 nuovi ospedali sia stato almeno avviato; mentre l’Aeroporto di Reggio viene fatto languire senza che nessuno intervenga, eppure la Sacal è partecipata maggioritariamente dalla Regione; mentre la spesa Comunitaria è rimasta attestata su livelli drammaticamente risibili , nonostante le capriole sugli impegni; mentre l’Agricoltura, soprattutto quella biologica reggina, è mortificata oltre ogni limite rendendo vani gli investimenti delle nostre aziende; mentre i dati sul turismo sono da rabbrividire ; mentre l’attività legislativa testimonia il livello di decadenza a cui è stato ridotto il Consiglio Regionale, – e potremmo continuare all’infinito – vi sono consiglieri di maggioranza, probabilmente convinti di non ritornarvi più, che ancora chiedono di prolungare l’agonia attuale, a legislatura finita, per motivi non certo nobili e facilmente immaginabili”. E’ quanto afferma Candeloro Imbalzano, esponente di Forza Italia e già presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” del Consiglio Regionale.
“Nella storia del regionalismo si è sempre votato alle scadenze naturali! Bene, invece di levare le tende, cosa che avrebbero dovuto fare da tempo, vi sono consiglieri uscenti che pietiscono ancora una proroga, incuranti dei danni che hanno prodotto a questa regione in cinque anni di generali disastri, nonostante che lo stesso presidente Oliverio abbia – finalmente, sembra! – maturato la responsabile decisione di sciogliere il Consiglio ed accompagnarlo al suo destino naturale”, aggiunge Candeloro Imbalzano.
“Mentre la spesa per il sociale, soprattutto quella europea, rimane al palo, eppure le famiglie vivono una condizione drammatica; mentre i progetti per l’inserimento lavorativo di giovani e meno giovani languono, a fronte dell’emorragia emigratoria intellettuale e non, salvo quale annuncio più che irritante; mentre le imprese chiudono e si registra un ulteriore calo della già scarsa occupazione nella nostra regione; mentre della Zona Economica Speciale non si hanno più concrete notizie, eppure avremmo già dovuto registrare la fila di investitori nazionali ed internazionali; ancora, ridicolmente ed irresponsabilmente, si cincischia sulla data delle elezioni!”, continua Imbalzano.
“Invitiamo anche noi il presidente Oliverio a rompere subito gli indugi e ad ufficializzare la data delle elezioni che inderogabilmente dovranno tenersi l’ultima domenica di novembre”, conclude Candeloro Imbalzano.