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TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

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Regione, approvata mozione contro centrale carbone Saline L'organo democratico ha espresso la volontà della comunità calabrese. Il commento della politica calabrese

Regione, approvata mozione contro centrale carbone Saline L'organo democratico ha espresso la volontà della comunità calabrese. Il commento della politica calabrese
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NICOLA IRTO (PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE)

“Riveste un alto valore politico la mozione approvata dal Consiglio regionale, su proposta del collega Arturo Bova, per ribadire ancora una volta il ‘no’ alla centrale a carbone di Saline Joniche. Un progetto che non può essere realizzato senza ‘l’intesa forte’ con la Regione, cioè con l’organo democratico che esprime la volontà della comunità calabrese”. Lo ha affermato, al termine dei lavori dell’assemblea di Palazzo Campanella, il presidente Nicola Irto.

“Il documento che ha ottenuto il parere favorevole dell’Aula, quest’oggi, era quanto mai opportuno alla luce degli ultimi sviluppi di una vicenda giudiziaria e amministrativa che dura ormai da oltre otto anni e che rendeva necessaria un’altra ferma presa di posizione della Regione – ha proseguito Irto -. Con la mozione si impegna la Giunta, sensibile ai temi della salvaguardia dell’ambiente, ad assumere provvedimenti formali, a cominciare da una propria delibera, in coerenza con il percorso che ha visto finora l’Ente ribadire la propria contrarietà all’opera”.

Secondo il presidente del Consiglio regionale, “la centrale a carbone rappresenta un modello superato e altamente inquinante per la produzione di energia: non opporsi al progetto significa guardare al passato e mantenere una visione anacronistica delle politiche energetiche, tema oggi fondamentale per lo sviluppo del territorio. E ciò
è paradossale in una regione come la Calabria, che produce un surplus di energia da fonti rinnovabili, oltretutto in uno scenario complessivo trasformato dalla recente apertura dell’elettrodotto Sorgente – Rizziconi. Tale opera, inaugurata poche settimane fa alla presenza del presidente Renzi, ha collegato la nostra regione alla Sicilia, abbattendo una ‘frontiera’ esistente fino a pochissimo tempo fa. Il futuro dell’area di Saline Joniche – ha concluso Nicola Irto – passa da un modello di sviluppo sostenibile e pulito. E’ quanto vogliono i calabresi, la cui volontà va rispettata”.

ARTURO BOVA E GIOVANNI NUCERA

“Oggi è una giornata importante per lo sviluppo sostenibile dell’ambiente in Calabria e per l’affermazione di una politica di rilancio della Regione che sia in armonia con la vocazione e le peculiarità naturali del nostro territorio”.
Ad affermarlo è il consigliere Arturo Bova, presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria che oggi ha presentato in Consiglio regionale una mozione, “approvata all’unanimità con la quale l’Assemblea regionale, nel ribadire la propria netta contrarietà alla costruzione di una centrale a carbone a Saline Joniche, ha impegnato la Giunta regionale non solo ad approvare una delibera in tal senso da trasmettere urgentemente al Governo nazionale ma, altresì a definire un progetto di bonifica e di sviluppo per l’intera area grecanica, indicando anche le risorse da impegnare. La mozione – aggiunge – è stata fortemente sostenuta in Consiglio anche dall’on. Giovanni Nucera, capogruppo de ‘La Sinistra’ il quale ha sottolineato l’importanza di pervenire comunque ad una bonifica del sito al fine di restituire l’area alla fruibilità della collettività. Particolare entusiasmo – prosegue Bova – è stato espresso anche dal Comitato ‘No Centrale a Carbone’, i cui rappresentanti erano presenti in Consiglio. Si è finalmente di fronte ad una svolta e nei prossimi giorni, d’intesa anche con l’assessore all’Ambiente Antonella Rizzo e con l’assessore alle Attività Produttive Carmela Barbalace, si procederà alla costituzione di un Tavolo Partecipato cui prenderanno parte tutti gli interpreti pubblici e privati, del terzo settore e del mondo dell’associazionismo del territorio interessato. Ribadiamo – proseguono Bova e Nucera – l’importanza del metodo partecipato quale unico metodo che possa guidare la Regione Calabria verso il raggiungimento del tanto agognato processo di ripresa e di riscatto. Il rilascio dell’autorizzazione da parte del MISE alla costruzione della centrale termoelettrica alimentata a carbone, da localizzare nel Comune di Montebello Jonico, a Saline Joniche – ricordano ancora i due esponenti politici – è subordinato per legge al parere motivato e dettagliato della Regione. Il Consiglio di Stato ha affermato che l’intesa ‘forte’ della Regione, indispensabile anche secondo la Corte Costituzionale, è necessaria in sede di rilascio dell’autorizzazione definitiva all’esercizio della centrale a carbone e dell’elettrodotto. In merito alla costruzione della centrale a carbone, il Consiglio regionale si è già espresso più volte in senso negativo, ribadendo la contrarietà della Regione Calabria alla sua costruzione. Oggi, 28 giugno 2016 – coerentemente con quanto già precedentemente espresso – affermano Nucera e Bova – l’Assemblea regionale, ribadisce, con atto formale, la ferma e totale contrarietà del Consiglio e della Giunta regionale alla costruzione della centrale a carbone”.
“La Calabria – concludono Bova e Nucera – può e deve scommettere su un piano di sviluppo sostenibile per l’area interessata che punti alla tutela e alla valorizzazione delle risorse ambientali e culturali calabresi e a salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini che vivono nei territori circostanti l’area interessata. Abbiamo posto fine una volta per tutte al tentativo di devastazione della centrale a carbone, considerata da più voci autorevoli una fabbrica della morte, un progetto anacronistico che non avrebbe apportato alcun beneficio al nostro territorio”.