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TAURIANOVA (RC), SABATO 21 DICEMBRE 2024

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Regione Calabria”Il bilancio di previsione 2011 un aiuto alle fasce più deboli”

Regione Calabria”Il bilancio di previsione 2011  un aiuto alle fasce più deboli”

| Il 22, Dic 2010

Nucera(Pdl)”Grazie ad una carta di credito caricata con mille euro per pagare i servizi di prima necessità”

Regione Calabria”Il bilancio di previsione 2011  un aiuto alle fasce più deboli”

 

Nucera(Pdl)”Grazie ad una carta di credito caricata con mille euro per pagare i servizi di prima necessità”

 

 

 

REGGIO CALABRIA-“Il bilancio di previsione 2011 si caratterizza soprattutto per il forte intervento in favore di diecimila famiglie, tra le più bisognose della Calabria, grazie ad una carta di credito caricata con mille euro per pagare i servizi di prima necessità”. E’ quanto sostiene il segretario-questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera (Pdl), che sottolinea: “E’ un primo importante segnale di attenzione della massima Assise calabrese verso le fasce sociali più deboli e col quale si onora un dettato legislativo che il Governo di centrosinistra aveva mortificato – mi riferisco alla legge n. 1 del 2004 – una grande conquista sociale per la Calabria che ritrova in questa Finanziaria, dignità e voglia di continuare a sperare che, sulle politiche sensibili, la Regione non potrà essere assente”. “Fra gli altri passaggi qualificanti del Bilancio – prosegue – la battaglia a difesa di altre fasce deboli come la necessità di sostenere norme ben finanziate per il recupero e l’integrazione dei bambini autistici. Insistendo sui contenuti della solidarietà sociale, ho rimarcato la necessità di rivedere tutta la normativa sul servizio civile aggiornandola alle nuove esigenze del servizio civile regionale, perchè essa sia più collegata e meglio integrata al sistema nazionale. Ho infine avanzato richiesta al Presidente del Consiglio perchè – conclude Nucera – la prossima Conferenza nazionale sulla droga sia tenuta proprio a Reggio Calabria, non solo per il valido supporto che le diverse strutture presenti sul territorio offrono ma anche come segnale evidente che la Calabria non può essere considerata terra di narcotrafficanti”.