Regione: sì della seconda Commissione alla proposta di legge sulla garanzia dei fidi in agricoltura
redazione | Il 11, Mag 2012
Imbalzano: “Il provvedimento copre un grave vuoto legislativo”. Cgil, Cisl e Uil: “Forestazione lasciata allo sbando”
Regione: sì della seconda Commissione alla proposta di legge sulla garanzia dei fidi in agricoltura
Imbalzano: “Il provvedimento copre un grave vuoto legislativo”. Cgil, Cisl e Uil: “Forestazione lasciata allo sbando”
“In una seduta caratterizzata da un nutrito ordine del giorno si è finalmente incardinata la discussione su una delle grandi riforme, quella riguardante le politiche della forestazione, del bosco e della montagna, ormai ineludibile in un quadro finanziario generale e regionale che impone un salto di qualità nell’azione della Regione e di tutti gli enti locali”.
Questo il commento del Presidente Candeloro Imbalzano a margine della seduta della seconda Commissione “Bilancio, programmazione economica ed attività produttive” che ha visto l’approvazione della proposta di legge recante “Misure a favore dei Consorzi di garanzia collettiva fidi in agricoltura”, presentata dallo stesso Presidente dell’organismo. Una legge che punta a valorizzare il ruolo dei Confidi che garantiscono alle piccole e medie imprese l’accesso al credito, aumentando il patrimonio destinato al fondo rischi per rendere tali soggetti più efficaci sul mercato del credito, favorendo così il mondo agricolo e l’associazionismo.
“Con questo provvedimento di straordinaria importanza perché copre un grave vuoto legislativo e tanto atteso dal mondo agricolo, dalle associazioni e organizzazioni dei produttori, la Regione – sottolinea Imbalzano – fa un ulteriore passo in avanti consentendo all’intero comparto di poter fruire, attraverso il sistema dei Confidi, delle garanzie necessarie per poter più agevolmente accedere al credito bancario. In questo modo, sia le aziende familiari, sia le piccole e medie imprese, che il sistema organizzato in agricoltura, potranno finalmente disporre di uno strumento esclusivo per superare quelle gravi difficoltà che fino ad oggi hanno reso assai precaria la sopravvivenza economica dell’intero settore, in presenza di un atteggiamento di chiusura del sistema creditizio del mondo bancario e delle difficoltà frapposte dalla Comunità Europea alla concessione di prestiti e di quei finanziamenti che avevano consentito per anni, soprattutto alle micro e piccole aziende, di fornire quel reddito indispensabile per la sopravvivenza delle famiglie e delle imprese stesse”.
Gran parte dei lavori odierni è stata dedicata alla discussione sui tre progetti di legge presentati (due a firma della Giunta e uno d’iniziativa del consigliere Mirabelli) per l’istituzione dell’Azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna, in merito ai quali sono stati nuovamente auditi i rappresentanti sindacali di categoria i quali hanno ribadito “la necessità di superare quelle criticità che attraversano il mondo della forestazione con un occhio attento alle problematiche dei dipendenti, ma convinti che è ineludibile rimodulare l’intero settore per ridare efficienza e avviare un serio percorso di produttività”.
A fornire alcuni chiarimenti sul provvedimento, è stato il Dirigente generale del Dipartimento “Agricoltura, Foreste e Forestazione” Giuseppe Zimbalatti.
Hanno partecipato alla seduta il rappresentante, della Cgil-Flai Massimo Covello, della Uil-Uila, Nino Merlino e il segretario provinciale generale Pino Zito, per l’UGL, il segretario regionale di categoria Pietro Civale nonché i rappresentanti della Cisl.
Ampio ed articolato il dibattito nel corso della seduta alla quale hanno preso parte i componenti della Commissione Gesuele Vilasi (Pdl), Pasquale Tripodi (Misto), Rosario Mirabelli (Misto), Domenico Talarico (Idv), Giovanni Nucera (Pdl), Bruno Censore (Pd) e i consiglieri Demetrio Battaglia (Pd) e Giuseppe Giordano (Idv).
E’ stato infine dato parere finanziario favorevole alla proposta di legge di iniziativa della giunta “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico dialettale e culturale della Regione Calabria”.
CGIL-CISL-UIL, FORESTAZIONE LASCIATA ALLO SBANDO
“Nel nostro intervento unitario, con grande senso di responsabilità ma anche con grande determinazione, è stato rappresentato al Presidente della commissione ed ai consiglieri presenti il profondo disagio, i pericoli di disgregazione e la tenuta sociale di un settore come la forestazione, da tempo oggetto di riflessioni e volontà di riforma ma da altrettanto tempo lasciato dalla Giunta regionale colpevolmente allo sbando gestionale e senza prospettive di rilancio operativo ed organizzativo”. Lo affermano, in una nota, i sindacati Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil facendo riferimento all’incontro con la Commissione Bilancio del Consiglio regionale in merito alle ipotesi di riforma dell’Afor. “Questi temi – aggiungono – sono stati la base dello straordinario sciopero generale, indetto unitariamente, che il 27 aprile ha portato oltre 5 mila lavoratori idraulici-forestali a Catanzaro, ed al quale a tutt’oggi il Presidente Scopelliti e l’assessore al ramo non hanno inteso dare riscontro”. “Nel corso dell’incontro – dicono ancora i sindacati – abbiamo ribadito che per noi è fondamentale recuperare i ritardi nella determinazione di riformare l’intero sistema gestionale Afor dopo aver accantonato il fallimentare percorso di dismissione; riaffermare la natura di Azienda pubblica regionale accantonando ogni pretesa a favore di percorsi privatistici del settore; superare la totale assenza di indicazione sui filoni di intervento dell’azione degli idraulici-forestali sia sul versante protettivo che su quello produttivo; inserire la riforma dell’Afor in un quadro di riorganizzazione sistemica e complessiva che coinvolga tutti i soggetti interessati; avviare una profonda rivisitazione dei profili professionali, dell’organizzazione del lavoro, degli orari, finalizzata a favorire un reale rilancio del settore in un quadro di valorizzazione del territorio e della montagna; definire strutturalmente i fabbisogni finanziari fondamentali per sostenere una riforma strutturale e durevole e certificare la reale consistenza della massa debitoria accumulata”. “Nell’apprendere da parte del Presidente della Commissione – affermano inoltre i sindacati – di ipotesi fantasiose e pericolose per accompagnare la fase di riforma del settore, come il ricorso strutturale a strumenti di sostegno al reddito ed altre più bizzarre ancora, è stata affermata l’assoluta contrarietà unitaria del sindacato confederale e ribadito che lo sciopero generale dei giorni scorsi ha consegnato alla Giunta regionale un’indicazione precisa che pretendiamo venga rispettata a partire dall’immediata attivazione del tavolo di confronto”. “Fai, Flai e Uila – conclude la nota – col supporto delle confederazioni calabresi mantengono alta la pressione sulla Giunta regionale e, in assenza di immediati riscontri, valuteranno il proseguimento della mobilitazione”.
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