Renato Bellofiore: “La Lng ci ha negato gli atti”
redazione | Il 19, Giu 2012
Rigassificatore Gioia Tauro, continua il sindaco: “Il Comune di Gioia Tauro voleva accedere agli atti del progetto per la realizzazione del rigassificatore al fine di avere garanzie sulla tutela delle salute dei cittadini della Piana”
Renato Bellofiore: “La Lng ci ha negato gli atti”
Rigassificatore Gioia Tauro, continua il sindaco: “Il Comune di Gioia Tauro voleva accedere agli atti del progetto per la realizzazione del rigassificatore al fine di avere garanzie sulla tutela delle salute dei cittadini della Piana”
GIOIA TAURO – “Il Comune di Gioia Tauro voleva accedere agli atti del progetto per la realizzazione del rigassificatore al fine di avere garanzie sulla tutela delle salute dei cittadini della Piana” ma la società LNG ce li ha negati scrivendoci che non era possibile visionare il progetto così come modificato rispetto al primo poi bocciato, fino, a detta della stessa società, a dopo della decisione del Consiglio superiore dei lavori pubblici che avverrà giorno 22 giugno 2012, assemblea alla quale è stato invitato anche il Comune di Gioia Tauro. Avevamo indirizzato nel mese di marzo scorso una lettera alla Lng Medgas Terminale, la società che ha proposto il progetto perché a fronte delle osservazioni e censure sollevate dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici nel mese di luglio dell’anno 2010, che avevano evidenziato un’analisi fondata su dati incompleti e non rispondenti alla reale potenzialità di rischio di uno stabilimento di rigassificazione era indispensabile che il Comune di Gioia Tauro e di conseguenza la popolazione, direttamente interessata dalla realizzazione di una così importante opera, fosse messa in condizione di poter valutare obiettivamente e con cognizione di causa, le potenzialità ed i rischi connessi alla realizzazione del rigassificatore. Ritenevamo e riteniamo tutt’ora che tutti i cittadini, primi destinatari degli effetti discendenti dall’attività di un tale stabilimento, dovevano e debbano essere adeguatamente informati della potenziale situazione di rischio alla quale l’intero territorio comunale è esposto, soprattutto alla luce di possibili anzi temuti eventi sismici sul nostro territorio, di cui gli stessi organi preposti alla prevenzione e al soccorso non ne fanno più mistero.
Non è concepibile che un’intera popolazione sia estromessa di fatto dalla possibilità di conoscere e valutare obiettivamente i benefici o i danni connessi alla costruzione di un’opera così importante ed i cui effetti per l’intero territorio non possono essere sottovalutati. Il nostro dovere istituzionali è di adottare tutte le azioni necessarie o anche soltanto utili per garantire la più ampia tutela ai diritti dei cittadini, primo fra tutti il diritto alla salute, nonché a promuovere il rispetto delle leggi vigenti”. Ecco perché giorno 22 giugno 2012 all’assemblea generale convocata dal consiglio superiore dei lavori pubblici il Comune di Gioia Tauro esprimerà il suo dissenso alla realizzazione di un’opera pericolosissima su zona altamente sismica, un mega impianto di cui il nuovo progetto è rimasto a noi oscuro e della cui pericolosità in caso di sisma nessuno ha informato i Sindaci dei territori sui quali ricadrà.
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