Rende, Miceli (M5S): “Aumenta la Tari per le famiglie” "In arrivo una nuova stangata. Che fine ha fatto il 'bilancio partecipato' promesso?"
Rende – Giovedì 6 agosto alle ore 17 si svolgerà il Consiglio comunale sul
bilancio di previsione. Con ben sette giorni di ritardo rispetto al termine
del 30 luglio individuato dal Ministero, questo documento economico non
dovrebbe presentare grandi sorprese. Almeno in apparenza.Di fatto quello di Rende è un bilancio ingessato da un piano di rientro
rimodulato che poco o niente ha modificato dell’impostazione commissariale.Ciò che salta agli occhi è l’assenza dell’azione politica che si
concretizza in un immobilismo totale che è visibile tanto in città quanto
nei conti che ci presentano.Avevano annunciato un “bilancio partecipato” che naturalmente non è
pervenuto. Avevano annunciato una rivoluzione che è morta sul nascere.
Avevano annunciato un’operazione verità che è svanita nel nulla.Un dato è certo: i tributi restano al massimo. L’addizionale IRPEF, l’IMU e
la TASI restano invariate (quindi al massimo della tariffa applicabile)
mentre aumenta la TARI per le famiglie (parliamo di un aggravio di spesa
che si aggira sui 40/50 euro). Sottolineamo che rispetto all’aumento della
TARI si è assistito allo scadere evidente del servizio relativo alla
raccolta rifiuti e alla non risoluzione di un problema ormai atavico che è
quello del cattivo odore che si sprigiona dalla zona industriale e che
invade nottetempo i quartieri residenziali rendesi.Grazie all’immobilismo dell’esecutivo Manna, che sa tanto di continuità
amministrativa, i cittadini si vedono ancora aumentate le tasse da pagare.
Come Movimento 5 Stelle lo abbiamo denunciato più volte: non c’è la volontà
politica di eliminare quelle spese inutili che potrebbero risollevare, e
non poco, le casse comunali.Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende