Renzi a Scalea accolto tra le proteste di mamme e precari
redazione | Il 26, Mar 2014
Per la prima volta in Calabria da presidente del Consiglio, Renzi ha scelto la città sconvolta dall’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta. Fitto il programma degli incontri che si chiude sul palco in piazza. All’arrivo protestano i genitori degli alunni e i lavoratori socialmente utili della scuola. Incontro con Gratteri – IL RESOCONTO DELLA GIORNATA
Renzi a Scalea accolto tra le proteste di mamme e precari
Per la prima volta in Calabria da presidente del Consiglio, Renzi ha scelto la città sconvolta dall’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta. Fitto il programma degli incontri che si chiude sul palco in piazza. All’arrivo protestano i genitori degli alunni e i lavoratori socialmente utili della scuola. Incontro con Gratteri
SCALEA (CS) – Per la “prima” in Calabria da presidente del consiglio, Matteo Renzi è arrivato oggi a Scalea, il comune dell’Alto Tirreno cosentino decapitato dalla magistratura con l’operazione “Plinius” che ha portato alla luce una collusione tra mafia, amministratori e colletti bianchi. In manette lo scorso anno finirono il sindaco e 4 assessori e a febbraio è arrivato il commissariamento per infiltrazioni mafiose.
Accolto dalle contestazioni di mamme e precari che si lamentavano per le condizioni della scuola e il lavoro, il premier si è scatenato dal palco nell’ultima fase della mattinata. «Come Presidente del Consiglio – ha detto Renzi – mi posso impegnare a spendere bene i soldi, il che non è avvenuto per le risorse Ue negli ultimi anni. Occorre avere rispetto per il territorio e noi abbiamo un miliardo e mezzo pronto per la tutela. Bisogna dire che fare politica non può essere appannaggio solo dei mostri sacri a Roma, ma dipende anche da voi. La politica è troppo bella e seria – ha concluso il premier – per lasciarla ai politici. Se facciamo così la battaglia per la legalità viene da sé».
Poi ha raccontato il colloquio avuto con una studentessa di Scalea che gli raccontava il suo sogno di un futuro in Calabria. «Ma dipende anche da voi», ha aggiunto. «Non posso essere io da solo a esaudire il sogno: non pensate che la politica è fatta da gente lontana che è nei palazzi. Affinché il sogno della ragazza, Martina, di 14 anni, si avveri – ha proseguito Renzi – deve iniziare lei stessa, rispettando le regole ed evitando scorciatoie. E Martina deve sapere che la vera sfida dipenderà da lei».
La mattinata calabrese di Renzi è iniziata alle ore 10 con gli studenti per sottoporsi ad una raffica di domande. Poi lui i bambini hanno riservato anche un ricordo sul quale hanno lavorato in questi giorni. Subito dopo Renzi si è spostato in Municipio per un incontro con le autorità e le istituzioni locali, al termine del quale ha tenuto un incontro con i giornalisti.
E poi alle 12.30 di fronte al Municipio, in via Plinio il Vecchio, la manifestazione pubblica organizzata dal Pd contro la ‘ndrangheta a cui hanno dato l’adesione molte associazioni presenti sul territorio. Il Quotidiano ha seguito la giornata del premier in Calabria in diretta sul proprio sito e sull’account twitter, con i “lanci” di Maria Francesca Fortunato. E poi foto e video da Scalea. Intanto il primo tweet di giornata lo ha lanciato proprio il premier, alle 6 e 58: “Oggi giornata importante per le Province e riunione chiave stasera su Senato e regioni. Stamani nelle scuole, destinazione Calabria, Scalea”.
Prima ancora che il premier arrivasse a Scalea, un gruppo di genitori della scuola che ospita l’incontro con i ragazzi ha attivato una protesta per contestare le condizioni dell’edificio. E a manifestare c’erano anche i lavoratori socialmente utili impegnati nella scuola e in attesa della proroga del contratto. «Voglio dire alle lavoratrici e ai lavoratori degli appalti delle pulizie delle scuole che il primo gesto che abbiamo fatto come governo è stato quello di dare una soluzione ponte per dare entro il 31 marzo una soluzione a questa vicenda».
«Guardiamoci negli occhi, perché bisogna avere il coraggio di dire che sulla gestione dei fondi europei bisogna totalmente cambiare passo, lasciando una gestione burocratese» e sfruttando in pieno le risorse che arrivano dall’Ue. Non ha usato fronzoli, Matteo Renzi rivolgendosi agli amministratori locali calabresi. Con loro il premier ha anche parlato di uno «spread drammatico tra le istituzioni e i cittadini che i sindaci». Spiegando la filosofia di fondo delle riforme, Renzi ha aggiunto: «Il punto centrale è ridurre agli occhi dei cittadini l’impatto mastodontico della politica» e insieme «dare un segnale tornando a restituire per la prima volta dopo decenni qualcosa in busta paga alle famiglie»: un modo per «aiutare i consumi» ma così tentare anche di «restituire credibilità allo Stato». All’incontro col premier c’erano i primi cittadini della provincia di Cosenza e quelli che fanno parte del Consiglio regionale dell’Anci, l’associazione dei Comuni. E a loro ha sottolineato che «la legalità inizia dalla scuola»
Il primo incontro del premier è stato proprio con gli alunni. E a loro ha confidato «Da piccolo volevo fare il camionista, poi il giornalista, poi lo scrittore, poi l’avvocato», poi «ho iniziato a fare politica, che significa occuparsi della città», un compito «che spetta al sindaco, ma anche al singolo cittadino che non butta a terra la cartaccia». Poi si è rivolto agli insegnanti precari: «L’unico impegno che mi sento di poter prendere» verso gli insegnanti precari «è la certezza delle regole: finora si è data una regola per poi subito cambiarla, adesso quando diamo le regole non possiamo più cambiarle». Renzi ha anche aggiunto: «La situazione in Calabria è molto difficile ed occorre un grande progetto di modernizzazione per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro».
I bambini della scuola di Scalea hanno letto alcune poesie e alla fine hanno consegnato una scultura realizzata da loro raffigurante la Torre Talao, simbolo del paese.
I piccoli, che indossavano i loro grembiulini e ognuno con indosso una fascia con il nome di una regione, hanno letto alcune poesie. Una l’ha recitata Pasqualina, una bimba di poco più di 3 anni: «La pace è un cuore rosso che ci fa tutti amici. La pace è un cielo blu, una foresta verde. La pace serve a tutto, senza pace non c’è vita».
Ad accogliere il premier tutto il gotha del partito calabrese che solo pochi mesi fa è tornato ad una gestione ordinaria dopo oltre 3 anni di commissariamento. Da tutta la Calabria sono stati organizzati diversi autobus che questa mattina confluiranno nella cittadina tirrenica.
Il segretario regionale e deputato Ernesto Magorno sottolinea come oggi il premier «conoscerà ed ascolterà la Calabria positiva, quella del riscatto, che crede nella legalità e che vuole allontanare ogni ombra sul suo futuro».