Residenze a Mandatoriccio, inammissibile ricorso Tar Donnici: "Accolta finalmente la nostra tesi". Domani comizio della giunta su piazza Garibaldi
MANDATORICCIO (Cs) – Questione presunte residenze, il ricorso presentato dalla lista RINASCITA è inammissibile, infondato ed irragionevole. Pur non avendone competenza, infatti, il TAR si è sostituito al giudice ordinario. Attraverso l’attivazione del regolamento preventivo di giurisdizione, il giudice amministrativo ha quindi dovuto sospendere il suo giudizio. Ogni decisione è adesso demandata alle Sezioni Unite della Cassazione che si esprimerà nei prossimi mesi. – E domani, VENERDÌ 31 LUGLIO, in Piazza Garibaldi, alle ORE 20,30 sulla vicenda la Giunta terrà un pubblico comizio. – Viene così accolta – dichiara il Sindaco Angelo DONNICI – la nostra tesi: quella sin dall’inizio rivendicata dal comune, da me rappresentato e dai singoli amministratori costituitisi. D’altronde la giurisprudenza dominante è concorde nel considerare i cosiddetti diritti di elettorato attivo, tra cui anche l’accertamento dei trasferimenti di residenza, diritti soggettivi di competenza del giudice ordinario e non del Tar che si occupa invece di dirimere le controversie attinenti gli interessi legittimi. E così – va avanti il Sindaco – diventa, se possibile, ancora più paradossale, una vicenda che dura ormai da un anno e mezzo, che non ha mai visto la necessaria partecipazione dei diritti interessati (titolari delle residenze in questione) e che fino ad oggi ha prodotto soltanto dispendio di risorse pubbliche, oltre che di energie. Senza considerare il danno all’immagine ed alla dignità oltre che degli amministratori ripetutamente e vergognosamente messi alla gogna mediatica anche della stessa comunità tutta di Mandatoriccio.
I FATTI. – In seguito all’ultima competizione amministrativa, la lista RINASCITA, concorrente della lista risultata vincente ha presentato ricorso al TAR chiedendo l’accertamento dei residenti. La materia in questione, tuttavia, non era di competenza del giudice amministrativo. Da qui il rilievo di inammissibilità, infondatezza ed irragionevolezza degli amministratori di Mandatoriccio sul quale il TAR non si era pronunciato fino ad ora, avviando al contrario un’attività istruttoria, attraverso la nomina di un rilevatore cui è stato demandato il compito di verificare il presunto flusso anomalo dei trasferimenti di residenza negli anni 2013- 2014. Eppure – aggiunge DONNICI – dagli stessi accertamenti effettuati non è stata rilevata alcuna irregolarità. Ecco perché dopo un lungo silenzio da parte del Tar che non ha inteso deliberare sul nostro rilievo della competenza, abbiamo attivato il regolamento preventivo di giurisdizione previsto dai codici di dritto amministrativo e di procedura civile. Conseguenza: la sospensione del giudizio da parte del TAR e la trasmissione degli atti alle Sezioni Unite della Cassazione. Entrando infine nel merito – prosegue il Primo Cittadino – delle presunte false residenze denunciate dalla lista ricorrente e che da 300 si sono ridotte ad appena 50 (nelle quali figurano, come ricordato più volte, candidati nelle altre due liste concorrenti e loro parenti stretti), all’esito dell’attività istruttoria impropriamente messa in campo dal Tar, è stato confermato il trend degli ultimi 10-15 anni. E cioè – ribadisce – una movimentazione di 40-45 di nuove residenze in entrata all’anno. Senza considerare i diversi ricongiungimenti familiari e che per quasi tutte le residenze in questione, i soggetti risultano proprietari direttamente o indirettamente, di unità abitative site nel territorio comunale. Si è pertanto nella massima trasparenza e oltre tutto in linea con i dati Istat. Continuare a parlare, così come si ostina a fare qualche cronista interessato, di brogli elettorali è – conclude DONNICI – un’offesa all’intelligenza, al diritto ed all’onestà intellettuale nostra e di chi legge. In ogni caso, i responsabili degli uffici anagrafe a polizia municipale hanno dato incarico legale di denunciare al giudice penale la vergognosa campagna di diffamazione messa in atto con uscite giornalistiche ad orologeria per ottenere il rispetto della legalità e della verità!