Resta a Torino il processo Minotauro
redazione | Il 26, Ott 2012
Il comune di Leini non può costituirsi parte civile
Resta a Torino il processo Minotauro
Il comune di Leini non può costituirsi parte civile
TORINO – Resta a Torino il maxi processo Minotauro, relativo alla presenza della ‘ndrangheta in Piemonte, ma il Comune di Leini (Torino) non puo’ costituirsi parte civile contro l’unico politico imputato, il suo ex sindaco Nesio Coral. Sono queste le prime decisioni prese dal Tribunale riunito nell’aula bunker delle Vallette. Il Comune di Leini è stato escluso per una questione formale. La richiesta di altre amministrazioni (tra le quali Regione Piemonte) invece è stata accolta.
Fra le costituzioni di parte civile figurano quella del Comune di Torino e, per la prima volta in un dibattimento sulla criminalita’ organizzata celebrato in una città del Nord Italia, l’associazione antimafia Libera, fondata da don Luigi Ciotti. Gli imputati sono scesi da 75 a 73 perché uno ha chiesto di patteggiare la pena e la sua posizione è stata stralciata; per un altro, un imprenditore che in passato è stato già al centro di un’indagine della Dia per sospetti di riciclaggio, il Tribunale ha annullato il decreto di rinvio a giudizio (bisognerà dunque rifare l’udienza preliminare) per una questione tecnica. Il processo riprenderà la prossima settimana con i primi testimoni dell’accusa.