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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

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Rete fognaria del Comune di Palmi, avviso conclusione indagini inerenti i lavori di posa in opera Nel 2016, dopo neanche poche settimane dalla certificazione dell’ultimazione dei lavori redatta dal tecnico comunale, gli uomini della Polizia Locale diretti dal Comandante Managò, avevano riscontrato che in tutta la tratta oggetto dei lavori, a fronte di disciplinari tecnici molto rigorosi, in realtà erano emersi segni evidenti di cedimenti strutturali ed avvallamenti con punti nei quali l’asfalto era calato di circa 5 cm

Rete fognaria del Comune di Palmi, avviso conclusione indagini inerenti i lavori di posa in opera Nel 2016, dopo neanche poche settimane dalla certificazione dell’ultimazione dei lavori redatta dal tecnico comunale, gli uomini della Polizia Locale diretti dal Comandante Managò, avevano riscontrato che in tutta la tratta oggetto dei lavori, a fronte di disciplinari tecnici molto rigorosi, in realtà erano emersi segni evidenti di cedimenti strutturali ed avvallamenti con punti nei quali l’asfalto era calato di circa 5 cm

La Procura della Repubblica di Palmi ha chiuso le indagini ed emesso avviso ex art.415-bis
e informazione di garanzia, a firma del Sost.Proc.Dr.Daniele Scarpino, a carico di due
funzionari tecnici del Comune di Palmi e del titolare e legale rappresentante dell’impresa
edile G.L.M. COSTRUZIONI s.r.l., i quali dovranno rispondere, in concorso tra loro, delle
gravi ipotesi di reato di frode nelle pubbliche forniture, falso ideologico e truffa aggravata
ai danni del Comune di Palmi in relazione agli interventi di adeguamento e realizzazione di
alcuni tratti di rete fognaria ricadenti nel territorio comunale, finanziati con fondi PON
FESR Calabria 2007/2013 – Asse III Ambiente – Linea di intervento 3.1.1.2 per l’importo
complessivo di oltre un milione di euro, appaltati nel 2015 dal Comune di Palmi. I lavori in
questione hanno interessato quasi interamente la SS18 ed hanno comportato lo scavo della
sede stradale sulla direttrice Palmi – Gioia Tauro al fine della posa in opera della nuova
condotta fognaria, la cui rete giunge al depuratore consortile del comune di Gioia Tauro. Nel
2016, dopo neanche poche settimane dalla certificazione dell’ultimazione dei lavori redatta
dal tecnico comunale, gli uomini della Polizia Locale diretti dal Comandante Managò,
avevano riscontrato che in tutta la tratta oggetto dei lavori, a fronte di disciplinari tecnici
molto rigorosi, in realtà erano emersi segni evidenti di cedimenti strutturali ed avvallamenti
con punti nei quali l’asfalto era calato di circa 5 cm. Il rispetto rigoroso di quelle
prescrizioni tecniche dell’appalto era indispensabile per la tenuta della strada, perché anche
uno solo di quei materiali non utilizzati o di quei criteri non rispettati avrebbe causato il
cedimento delle infrastrutture, cosa che poi si è verificata. Le indagini articolate e
complesse, condotte dalla stessa Polizia Locale con il coordinamento della Procura della
Repubblica di Palmi, hanno consentito di accertare che i lavori non erano stati eseguiti
conformemente al capitolato d’appalto ed al progetto esecutivo, che il conglomerato
utilizzato per i ripristini era di misura inferiore a quello pattuito e conteneva miscele
difformi rispetto a quelle previste, che al di sotto della pavimentazione in bitume non era
stata realizzata la fondazione in misto granulare stabilizzato, non erano stati realizzati i
chiusini dei pozzetti dell’impianto fognario alla quota della pavimentazione. Anche nelle
zone Cisterne, Sottomacello e Acqualive la ditta non aveva realizzato i ripristini a regola
d’arte sovrapponendo l’ultimo strato di pavimentazione a quello preesistente. Da qui le
odierne contestazioni dell’Autorità Giudiziaria. Ai funzionati tecnici del Comune, Direttore
dei Lavori e Capo Area pro-tempore, viene contestato di aver omesso il controllo sui lavori e
sui materiali utilizzati e, a fronte dei lavori non eseguiti in conformità agli atti tecnici, di
aver certificato la corretta esecuzione degli stessi e la loro ultimazione, inducendo il
Comune in errore, liquidando alla ditta un importo complessivo di € 1.121.400,5 e
procurandogli un ingiusto vantaggio patrimoniale, con danno ingente per il Comune di
Palmi.