Rete no ponte, indetta un’assemblea pubblica a Villa San Giovanni per il 2 dicembre
redazione | Il 25, Nov 2010
“Vogliamo che si affrontino le vere emergenze del nostro territorio”
Rete no ponte, indetta un’assemblea pubblica a Villa San Giovanni per il 2 dicembre
“Vogliamo che si affrontino le vere emergenze del nostro territorio”
Si terrà il 2 dicembre, alle 17, nella sala Dlf di Villa San Giovanni (dentro la stazione), l’assemblea pubblica dal tema “Le tante emergenze del territorio e il ponte sullo Stretto”, indetta dal movimento Rete no ponte-nodo reggino. “I sempre meno eccezionali eventi alluvionali – scrivono gli organizzatori – che hanno recentemente colpito il territorio calabrese e siciliano, ci hanno riportato alla mente le tremende immagini di Giampilieri e Scaletta Zanclea dellanno scorso o quelle delle coste joniche devastate due anni prima. È la prova provata di quanto poco gli amministratori, a tutti i livelli, abbiano a cuore la sicurezza e la salvaguardia del territorio e degli stessi cittadini. Alla sofferenza di chi è colpito negli affetti o ha subito danni materiali, si è aggiunto il dramma di intere comunità rimaste isolate per giorni o costrette a muoversi con grosse difficoltà. Questo in territori dove si continua a sopprimere treni, navi, aerei, servizi vitali per i cittadini ma poco redditizi per le vecchie aziende statali, ormai interamente votate al mercato e al profitto. In paricolare è gravissimo che, mentre si tagliano tutti gli intercity e i treni a lunga percorrenza da Reggio, si cancella il servizio metropolitano Melito-Reggio-Gioia, si annullano più della metà dei treni regionali in Calabria e Sicilia, dopo aver sottratto i fondi per la difesa del suolo delle due regioni,per almeno 2/3,oggi si sprechino milioni di euro per iniziare l’attività di spostamento di un binario,legata ad un’opera gravata dal peso della non fattibilità,oltre che dai moltissimi irrisolti problemi ambientali,con la quasi certezza ,ovviamente sempre smentita dai beneficiari della lobby,di bruciare le risorse impiegate. Ciò che è sempre gravissimo ,ma oggi particolarmente assurdo e inaccettabile.Tra l’altro vista l’esposizione bancaria di Impregilo ad Acerra,dove non si potranno ,perche assolutamente non a norma,incenerire i milioni di ecoballe accunmulatisi nelle adiacenze,attività i cui proventi erano la garanzia per le banche da parte dell’impresa, CRESCE FORTE IL DUBBIO CHE LO “SPRECO A FONDO PERDUTO DI CANNITELLO” SERVA UNICAMENTE A PERMETTERE ALL’IMPRESA DI FAR FRONTE ALLE CITATE MEGAPERDITE. Diventa così sempre più arrogante e offensivo latteggiamento di questo Governo che a fronte di tutto ciò, a fronte dei tagli nella scuola, nella sanità, nel welfare, a fronte di una riduzione generale dei diritti, elargisce fondi pubblici alla famigerata Impregilo, sostenendo la favoletta del Ponte sullo Stretto. Vogliamo diritti, lavoro, dignità! Vogliamo sicurezza, ma non quella razzista e xenofoba della Lega, bensì la messa in sicurezza di un territorio fragile come il nostro e la bonifica di siti inquinati da anni di sversamenti tossici e nocivi! Vogliamo che si affrontino le vere emergenze di questi territori! Per confrontarci e promuovere analisi e pratiche condivise, invitiamo a un momento di confronto collettivo i comitati degli alluvionati, i marittimi, i portuali, i ferrovieri, i precari, gli studenti, i pendolari, chi a causa della crisi ha perso il suo posto di lavoro o lo sta perdendo, chi il lavoro non ce lha avuto mai, i comitati a difesa dei beni comuni e del territorio. Per lottare con forza tutti insieme, per dare una speranza ai nostri territori”.
Rete No Ponte Nodo Reggino
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