Rette alle strutture che ospitano minori, interrogazione di Carlo Guccione
redazione | Il 21, Ott 2012
“In provincia di Cosenza operano 93 strutture che accolgono 998 minori distribuite in 27 Case famiglia con 297 minori accolti, 59 Centri Diurni con 652 minori accolti, 7 Gruppi Appartamento con 49 minori accolti”
Rette alle strutture che ospitano minori, interrogazione di Carlo Guccione
“In provincia di Cosenza operano 93 strutture che accolgono 998 minori distribuite in 27 Case famiglia con 297 minori accolti, 59 Centri Diurni con 652 minori accolti, 7 Gruppi Appartamento con 49 minori accolti”
Riceviamo e pubblichiamo:
Al Presidente del Consiglio
Regionale della Calabria
On. Francesco Talarico
S e d e
Oggetto: interrogazione a risposta immediata al Presidente della Regione, on. Giuseppe Scopelliti, sul mancato adeguamento e sui gravi ritardi nella erogazione delle rette alle strutture della provincia di Cosenza che ospitano minori.
Premesso che:
– in provincia di Cosenza operano 93 strutture che accolgono 998 minori distribuite in 27 Case famiglia con 297 minori accolti, 59 Centri Diurni con 652 minori accolti, 7 Gruppi Appartamento con 49 minori accolti;
– i minori ospitati in queste strutture sono perlopiù bambini disagiati e bisognosi di aiuto, privi di una famiglia idonea, provenienti dalle zone più povere e più difficili dell’area urbana cosentina e dell’intera provincia. Essi appartengono al tessuto più fragile della nostra comunità e portano con sè il peso di situazioni di sofferenza e di disagio maturate in contesti familiari spesso inimmaginabili e che invocano sicuramente un percorso di tutela e di accoglienza assai delicato e faticoso;
– all’interno di queste strutture operano figure specialistiche (educatori ed assistenti sociali) che hanno fatto dell’accoglienza prima che un lavoro, la ragione della propria vita;
– da tempo opera in provincia di Cosenza un Coordinamento Provinciale dei servizi per i minori (case-famiglia, centri diurni, centri socio-educativi, servizi domiciliari, centri di incontro ecc. ecc. ) che non ha fini di lucro e che si propone di collegare le case famiglia e gli altri servizi educativi, sociali ed assistenziali aderenti, favorendo il confronto, lo scambio di esperienze e di buone prassi ed offrendo supporto organizzativo ed operativo nello svolgimento delle attività pedagogico-educative e nel pieno adempimento degli obblighi di legge su aspetti organizzativi e gestionali comuni, promuovendo e divulgando una cultura dell’infanzia e dell’accoglienza fondata sulla centralità della persona umana quale “essere unico e irripetibile”, sulla prevenzione di ogni abuso fisico e psichico e di qualsiasi forma di sfruttamento e di violenza;
– la Regione Calabria, rispetto alle altre regioni del Paese, elargisce una retta omnicomprensiva che è la più bassa d’Italia e che ammonta a soli 31 euro al giorno per ogni bambino ospitato, nonostante le ripetute e accorate richieste di adeguamento inoltrate al presidente della Giunta Regionale, on. Giuseppe Scopelliti basate sia sull’aumentato costo della vita e sia perché ai servizi sono stati richiesti adeguamenti funzionali, strutturali e di personale con conseguente lievitazione dei costi a carico degli enti gestori,
– stante l’inadeguatezza delle risorse loro destinate, per le annualità 2010 e 2011 e per il 2012 queste strutture non hanno ancora ricevuto i fondi trasferiti dalla Regione al Comune di Cosenza e, a dieci mesi dall’inizio del 2012, dalla Regione non si è ancora visto nemmeno un euro;
– in conseguenza di ciò queste strutture sono ormai ridotte alla fame e non possono più provvedere ai fabbisogni quotidiani degli ospiti, mentre gli operatori non ricevono gli stipendi ormai da diversi mesi;
Si chiede alla S. V.
quali iniziative urgenti si intendono assumere per adeguare le misere rette che eroga la Regione Calabria per ogni bambino ospitato e per risanare celermente una situazione di ritardi nell’erogazione dei fondi destinati alle strutture di accoglienza dei minori che definire “vergognosa” significa davvero usare un eufemismo. Una situazione che non può essere più sottaciuta e tollerata soprattutto in un momento di crisi gravissima come quello che sta attraversando la Calabria. Una società veramente civile e democratica non può starsene tranquilla e indifferente di fronte al dolore e alla sofferenza di bambini sfortunati, poveri e abbandonati fin dalla nascita, a cui ora si vuole negare anche quello che spetta loro di diritto.
Il Consigliere regionale del Pd
On. Carlo Guccione